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Trentaseimila euro a bus turistico per entrare in centro, o sul come rendere Roma sempre più appetibile

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di Gaiaitalia.com, #Roma

 

 

 

Roma sempre più appetibile: acqua solo a pagamento, immondizia di qua e di là e frigoriferi vaganti per le strade sabotanti il lavoro della giunta, zanzare per ogni dove, ordinanze anti-alcool valide per tutti i municipi a parte quello di residenza della Sindaca, ed ora, grazie all’assessora Meleo, la possibilità che i bus turistici paghino salatissimo l’ardire di voler portare i turisti fino al centro di Roma, per la gioia dei tour operator. Il paradiso a 5Stelle è qui e ora.

L’assessora Meleo è quella che celebrava pochi mesi fa l’arrivo di 1500 autobus di ATAC nuovi di zecca come un trionfo del M5S, quando i mezzi erano stati acquistati invece dalla giunta Marino ed il M5S aveva votato contro, non stupisce quindi che ora celebri una nuova possibile ordinanza al di là da venire della quale farnetica da mesi, come l’ennesimo miracolo della giunta Raggi: parliamo dell’ordinanza della quale parlavamo in quest’articolo la quale in un primo tempo sembrava limitarsi ad indicare “la pesatura, la stazza, le ragioni, i tempi, i costi, le vie d’entrata e di uscita; poco mancava che la Favolosa Meleo ci regalasse anche le regole sulla frequenza dei rapporti sessuali degli autisti e sulla qualità della carta igienica usata da questi ultimi prima di entrare nel centro storico capitolino”, delibera che non è mai arrivata in giunta, e che ora lascia il posto ad una nuova trovata di Meleo.

Essendo il problema dei bus turistici nel centro di Roma un problema serio, come del resto quello dei turisti stessi che pretendono addirittura di abbeverarsi ai nasoni e di occupare gli alberghi pagando il giusto, l’assessora Meleo ha pensato bene di ripensare le tariffe pagate dagli autobus, e quindi dai tour operator e quindi dai clienti, per entrare in centro. Scrive Repubblica che chi vorrà continuare ad arrivare in centro storico potrà arrivare a pagare fino a 36mila euro all’anno. A mezzo. Qualcosina in più dei 3mila previsti fino ad oggi. Del resto le casse languono, la Raggi piange e nemmeno Meleo deve sentirsi troppo bene.

Dunque via gli abbonamenti da 3mila euro annui in favore di carnet da 50, 100, 200 o 300 ingressi in città a tariffe assai più salate. Un esempio per tirare le somme sul prezzario della giunta grillina: chi vorrà acquistare il pacchetto più corposo, quello da 300 ticket, e portare di fatto a cadenza quotidiana il proprio pullman nella capitale dovrà spendere non meno di 36mila euro a mezzo. Una cifra che vale, però, soltanto per chi è in possesso di un bus di ultima generazione con motore euro 6. Più il veicolo sarà obsoleto, dunque, più il costo per singolo ingresso salirà.

La soddisfazione degli addetti ai lavori per il provvedimento di Meleo sta tutta racchiusa nella frase pronunciata da Andrea Genovese di Emet, una delle sigle che meglio rappresenta gli operatori bus: “Non ci ha lasciato nemmeno una bozza del provvedimento su cui stanno lavorando (…) ci aspettiamo quantomeno un confronto più approfondito su questo piano”. Pare infatti che Meleo, in mille faccende affaccendata, abbia lasciato consegnato l’augusto pamphlet con l’aria di “così è se vi pare” ed abbia lasciato la riunione.

 

 

 

(10 luglio 2017)

 




 

 

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