di Redazione LGBTIQA+
“Chi non sa distinguere dipendenze, patologie, discriminazioni e violenze non ha la più pallida idea di come risolvere i problemi delle giovani generazioni”, così una nota stampa di Rosario Coco, Presidente di Gaynet e Resp. AICS LGBTI (Settore di Associazione Italiana Cultura Sport), “porre tutti questi fenomeni sotto il generico concetto di devianza significa avere un’idea moralista e discriminante della società che reprime anziché prevenire, in cui si colpevolizzano le persone colpite e si mette inspiegabilmente sullo stesso piano chi delinque e chi viene discriminato per anoressia o obesità. Che lo sport sia una soluzione ai problemi delle giovani generazioni non doveva certo dircelo Giorgia Meloni. Di quale sport parliamo, però? Di quello schiacciato sulla competizione, sul machismo e sul solito gergo che esclude chi non ce la fa, oppure dello sport che genera salute, rispetto, inclusione, senso di responsabilità e di cittadinanza? Ampliare la platea di giovani e di persone che praticano sport non è un tema moralistico, ma un obiettivo chiaro dell’agenda Europea (si veda il Piano Europeo per lo Sport), che necessita di risorse, investimenti nelle strutture scolastiche, negli impianti sportivi e nel terzo settore. Auspichiamo – conclude Coco – che l’impegno per uno sport accessibile a tutte le persone, inclusivo, non sessista e non omofobo, seguendo la strada del CIO e della Carta Olimpica, entri nell’agenda di tutte le forze politiche del prossimo parlamento”.
(23 agosto 2022)
©gaiaitalia.com 2022 – diritti riservati, riproduzione vietata