di Daniele Santi
Non ci fanno mancare niente i Fratelli d’Italia con sorelle al seguito, già completamente preda dell’orgasmo che provoca loro il compilare indici di comportamenti o caratteristiche da additare come sbagliati, secondo loro, che hanno la verità in bocca, oltre che la l’elenco dei diversi facile.
Così poche ore dopo avere valutato gli effetti dell’intuizione meloniana di usare il video di uno stupro per la sua poltroncina da leaderessa Fratelli d’Italia ne supera l’augusto successo regalando un tweet così riuscito da essere costretti a cancellarlo poco dopo. Ma il web, al contrario di Meloni che si dimentica e vuol fare dimenticare anche agli altri di essere stata ministra del fallimentare governo Berlusconi caduto nel 2011, ha ottima memoria e c’è sempre un mattacchione che i tweet di pregio li salva.
#Devianze: il terrificante tweet, poi fatto sparire, del profilo ufficiale di Fratelli d’Italia – primo partito italiano, presto a Palazzo Chigi.
Non era semplice bissare così rapidamente il successo del post sullo stupro, eppure. pic.twitter.com/8xBumoLRBG
— nonleggerlo (@nonleggerlo) August 22, 2022
Così l’orribile tweet razzista, con tanto di lista di “devianze” – ergo di soggetti “deviati” secondo il verbo neo-ventennio di Fratelli d’Italia – è ritornato prepotentemente su Twitter per farvi andare dove vi porta il piacere. Dal tweet emerge che chi si droga, chi beve alcool, chi fuma; così come chi è affetto da ludopatia, autolesionismo, da obesità o da anoressia; o per qualche motivo entra in una baby gang, pratica il bullismo o è vittima della terrificante sofferenza di vivere che lo rende un hikikomori è un deviato.
So simple. Scritto in inglese per la leaderessa poliglotta.
Il tweet ha superato in successo, inutilità e mancanza di vergogna il già svergognato tweet sullo stupro di Piacenza con video annesso, della leaderessa urlatrice. Bravi. Anzi bravissimi. Continuano a raccontare al mondo come intendono operare sulla base del loro peculiare sentire rispetto a democrazia, libertà individuali, tolleranza per l’altro e liste di proscrizione. Non cambiano mai. La possono raccontare come vogliono.
(22 agosto 2022)
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