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L’incredibile abilità delle destre italiane ormai perdute #pensieriniromani di Vittorio Lussana

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di Vittorio Lussana, #pensieriniromani

Finalmente, sono usciti i primi sondaggi relativi alle elezioni amministrative di Milano. E già adesso si capisce che Beppe Sala vincerà ‘tanto a poco’. Subito, Gianluigi Paragone ha rosicato di brutto e ha scritto un ‘pezzaccio’ su ‘Libero’ in cui ha schiumato rabbia da tutti i pori, infilando tutta una serie di contumelie contro il buon Nando Pagnoncelli: una delle persone più miti del mondo. A Roma, idem con ‘patate’: il protettore dei populisti di Radio Radio, nonostante la Raggi in mezzo ai coglioni, al primo turno non arriva neanche a quota 30%, mentre al ballottaggio, Roberto Gualtieri sarà eletto santo ed è destinato a finire sopra il frigorifero dei romani al posto di Padre Pio (io lo tengo lì, non so voi…).

Ma non c’è solo Paragone a non capir nulla di quanto sta accadendo realmente: a furia di mentire spudoratamente, sparare minchiate, cacarsi addosso per la paura di farsi inoculare un vaccino e inventarsi complotti con alieni, rettiliani e ‘zombie’ metropolitani, la destra italiana si è polarizzata su posizioni assurde, da masochismo medievale autoflagellante.

Dopo quasi due anni di pandemia, le destre italiane non hanno ancora capito di non averne azzeccata una neanche per sbaglio. Sono riuscite a materializzare il paradosso di Carmelo Bene: “Prendersi a calci in culo da soli”, acciambellandosi attorno al ‘medicuzzo’ di provincia che non vuole vaccinarsi, ai folli che vorrebbero curare il Covid con gli integratori, ai suprematisti che vedono sette sataniche ovunque e dappertutto.

Una destra ormai perduta nel manicheismo più complessato, impegnata in uno ‘sforzo asociale’ terrificante, pronta a colpevolizzare il primo che passa poiché incapace di uscire dalla piattezza logica del ‘tiro al piccione’. Anche quando il piccione non c’entra nulla e se ne sta tranquillo per conto suo, in piazza del Duomo a Milano o in piazza Venezia a Roma. E non vogliamo aggiungere altro su quanto si prevede per Bologna o Napoli, ché altrimenti questi vanno ai matti: una martellata sui coglioni così convinta e potente non la si vedeva dai tempi di Tafazzi e la Gialappa’s Band.

Tutto questo accade per un solo e unico motivo: le destre sono convinte, ancora oggi, che le persone siano tutte omologate. Le cose, invece, non stanno affatto così. Il popolo, proprio quel popolo sempre e inutilmente ‘tirato in ballo’ a sproposito, ha capito perfettamente che il propagandismo ‘casinista’ non conduce a nulla. “Piazze piene e urne vuote”, avrebbe commentato Pietro Nenni.

Hanno gridato “Libertà! Libertà!” pensando che bastasse per convincere gli italiani a ribellarsi, perché “quelli di là son tutti comunisti”. Anche Emma Bonino; anche Bruno Tabacci; anche Papa Francesco. Tutti complici di un disegno di dominazione globalista, che ci trasformerà in cyborg grazie al grafene mescolato nei vaccini e collegato alla rete 5G.

Insomma, le destre italiane hanno gridato, minacciato e vomitato menzogne su tutto e su tutti, nella convinzione che gli italiani si ‘bevessero’ qualsiasi cosa, trattandoli da ‘pecoroni’. Una strategia più suicida di così non si era mai vista. Ma quel che stupisce è il fatto che a questa gente la verità non si può dire: si offendono e rimuovono il ‘casino mostruoso’ che hanno fatto in due anni di pandemia, insieme a tutte le ‘puttanate’ scritte sui social, dove hanno insultato chiunque. Loro rimuovono, ma gli italiani no: come cazzo si fa a non capire una cosa del genere?

A destra non sanno neanche cosa sia una fonte di prima informazione: glielo spieghi e loro rimuovono. Tutto quello che a loro non piace, lo rimuovono: è terrificante questa cosa. Noi giornalisti veniamo ormai minacciati da più di un anno con la frase: “Norimberga 2”. E’ cattiva coscienza vendicativa, perché ancora oggi loro vorrebbero vendicarsi del primo processo di Norimberga, quello tenutosi nel 1946. E se Hitler fosse ancora vivo, gli darebbero un’altra possibilità per realizzare il suo folle progetto razzista, mettendosi contro tutto il resto del mondo.

Ma cosa gli ha fatto il mondo, a questa gente qui? Perché ce l’hanno con tutti? Non è dato sapere. L’unico modo per non venir accusati di essere faziosi è dar loro ragione, come si fa con i matti. E se fai un ragionamento non dico socialista, ma semplicemente liberaldemocratico, vieni accusato di essere “un kompagno”. Mi è capitato alcune sere fa: sono stato giudicato un “kompagno” con la cappa. Come quelli dei centri sociali, o come uno che dorme col mitra sotto al cuscino.

Quando non sanno cos’altro dire, ti accusano di essere un comunista: ma chi cazzo è mai stato comunista, cristoddio??? Son sempre stato più a destra persino di Craxi. Secondo Bettino Craxi, a sinistra bisognava sostituire Karl Marx con Pierre Joseph Proudhon, cioè con uno che scrisse un trattato che iniziava con la seguente frase: “La proprietà privata è un furto”. Io, invece, sono da sempre per la distinzione tra pubblico e privato, poiché ritengo pericoloso per la democrazia farla ‘saltare’ del tutto, magari per instaurare una dittatura militare. Insomma, io son sempre stato a destra della famiglia Craxi, non alla loro sinistra: ma come cazzo ragionano questi qui? Siamo veramente all’incapacità d’intendere e di volere?

Sempre seguendo i loro ragionamenti – quelli sì, assolutamente faziosi – un giornalista dovrebbe dare solamente le notizie che piacciono, tipo che abbiamo vinto i campionati europei di calcio o che abbiamo ottenuto 40 medaglie alle Olimpiadi di Tokyo. Purtroppo, un giornalista deve dare anche le notizie che non piacciono, perché se a qualcuno non lo avverti che è malato di cancro, non può neanche cominciare delle cure per cercare di salvarsi. Niente da fare: questi non capiscono. E non glielo puoi neanche dire, perché si sentono trattati come dei cretini.

 

(10 agosto 2021)

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