di Paolo M. Minciotti #LGBTI twitter@gaiaitaliaroma #NoOmofobia
Se la notizia che si sono ridipinte con i colori della bandiera rainbow le panchine che erano state “imbrattate”, come aveva riferito una stampa troppo schierata e troppo frettolosa, sarà per molti un’ottima notizia, c’è invece una notizia pessima. Quello che troppo appassionatamente si definisce pomposamente Movimento LGBTI+ troppo altro ha perso una straordinaria occasione.
I mattacchioni neofascisti che sono antigay di giorno e che di notte popolano molti cespugli in incognito, avevano offerto una straordinaria occasione: la possibilità di lasciare il tricolore dove era stato dipinto, aggiungendo a destra e a sinistra i colori della bandiera rainbow a significare che l’essere LGBTI + molto altro non significa non essere italiani e che la bandiera italiana è inclusiva. Stupisce quindi che siano i Giovani Democratici del II Municipio a usare il termine “vandalizzate”, quando la bandiera italiana non può essere considerata un “atto vandalico”; certo il processo alle intenzioni del neofascistume di cui sopra è un atto dovuto, ma un po’ di intelligenza strategica e comunicativa, anche in politica non guasterebbe. Ma siamo un popolo di tifosi coi paraocchi, che ci volete fare.
Ciò che pensavamo sulla questione lo avevamo già scritto, ai link in alto. Non pretendiamo che vi interessi.
PRESIDIO DEI DIRITTI! 🏳️🌈
Di nuovo in piazza, per il diritto di essere chi siamo!Grazie ai Consiglieri Caterina Boca…
Pubblicato da GD Secondo Municipio su Domenica 13 dicembre 2020
(16 dicembre 2020)
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