di Redazione #Roma twitter@GaiaitaliaRoma #Fullin
Il 4 e 5 maggio all’OFF/OFF Theatre arriva un comico di razza, la cui specie non è definibile, ma il cui pedigree è più che accertato. Alessandro Fullin si racconta attraverso l’attività che più lo appassiona: la scrittura. Nasce così Fullin Legge Fullin, lo spettacolo in cui un uomo viene percepito come comico e non per la sua reale essenza, ovvero quella di una missionaria. L’evergreen con cui Fullin ha riempito i teatri con orde di uomini, donne e Dio solo sa’ cos’altro. Folle folli di Fullin filantrope, pronte ad ascoltare Alessandro mentre legge la lista della spesa, oppure declama i suoi più spensierati aforismi, passando per le lettere d’amore (o le mail) mai inviate fino al ritratto di sé e delle sue mille anime. Gli anni passano e le carte aumentano e se ci fosse un ventilatore in sala, lo spettacolo farebbe subito effetto opera di Boltanski.
Il tono scanzonato a tratti e a momenti austero, tra la comicità esilarante e la tristezza solenne, assomiglia molto ai tweet con cui Fullin ogni giorno, saluta i propri follower alle 9 del mattino. Sessanta minuti tutti da assaporare, anche per chi l’ha già visto e di certo non può immaginare quale altra follia Alessandro abbia aggiunto alla sua già copiosa e geniale lista. Una ricerca al bandolo della matassa, nella disperata ricerca al filo logico di un gomitolo che anche Arianna avrebbe difficoltà a dipanare.
Dicono di lui:
Non ci eravamo sbagliati quando nella marea di comici presentati già diversi anni fa da Zelig avevamo colto in Alessandro Fullin quello che si è confermato anche l’altra sera come il più strepitoso dei comici attualmente in circolazione. E l’altra sera allo Zelig di Viale Monza (quello originale, non quello televisivo, nato sull’onda del vero cabaret) Fullin si è confermato quell’irresistibile mattatore che è effettivamente. Il tema della serata, che egli stesso ama definire autoreferenziale, Fullin legge Fullin, è la propria diversità che viene messa a nudo senza pietà in ogni piccolo particolare fin dall’infanzia. Fullin non recita ma vive il suo personaggio con immediatezza e spontaneità assolute. Grande successo come si poteva giustamente aspettare >>.
Umberto Fornasier
(2 maggio 2019)
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