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Roma, impegno per diventare una città amica delle bambine e dei bambini (poi tra il dire e il fare…)

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Roma a misura di bambino (foto pubblicata il 1 marzo 2018 sull’account Twitter @RiprendRoma)

di Redazione #Roma twitter@gaiaitaliacomlo #bambini

 

 

La disperata giunta che non governa la Capitale ha approvato in Aula Giulio Cesare un’altra futuribile delibera del M5S, con la quale Roma Capitale aderisce al programma dell’UNICEF “Città amiche delle bambine e dei bambini” e adotta il documento programmatico “Costruire città amiche delle bambine e dei bambini. Nove passi per l’azione”.

La narrazione a cinque stelle via comunicato stampa poggia sui soliti canoni propagandistici dell’ascolto, partecipazione e condivisione, cioè non fare nulla come dal giorno dell’elezione della Sindaca dei Miracoli, e descrive confusamente che bambini e adolescenti dovranno essere “effettivamente coinvolti”, in modo attivo, nelle questioni che li riguardano, ma senza spiegare come. Troppo sforzo. Però verrà istituito, e con apposito regolamento, un garante nominato dalla Sindaca. Che alla Sindaca piace nominare qualcun altro sul quale sacricare le responsabilità del lavoro che lei non ha fatto.

Il comunicato parla poi di “attuazione degli interventi e dei percorsi contenuti nel documento dell’UNICEF” che “consente di assicurare un supporto organico e operativo ai bambini, introducendo il principio della valutazione delle conseguenze sull’infanzia di ogni atto amministrativo adottato”: non si ha notizia di cosa il documento dica e, considerando che si tratta dei figli dei romani, si dovrebbe sapere.

Obbiettivo del nuovo sogno a 5Stelle venduto come miracolo quello di “assicurare piena ed efficace attuazione alla ‘Convenzione Onu sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza” che indica i diritti fondamentali da riconoscere e garantire alle bambine e ai bambini di tutto il mondo. Quali siano questi diritti e con quali azioni si intendano riconoscere non ci è dato sapere. Bisogna affidarsi all’onnipotenza della Sindaca Favolosa ed alle sue grandi capacità, ampiamente dimostrate dai “disastri romani” già in atto.

 




 

(9 aprile 2018)

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