di Vittorio Lussana
Mi vedo costretto a rivedere la mia posizione contraria ai No vax: temo che il vaccino anti-Covid qualche effetto collaterale lo abbia avuto, perché tutti quanti, ultimamente, sparano cazzate, come se fossero in preda a una strana sindrome der Monnezza.
Dopo la carrellata di ministri e sottosegretari del Governo Meloni e dopo che il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha rivolto un epiteto tutt’altro che gentile alla presidente del Consiglio, questa settimana è stata la volta di Michele Emiliano, il presidente della Regione Puglia, che subito si è tuffato nella mischia nel tentativo di dare il proprio sostegno al sindaco di Bari, Antonio Decaro. Si è trattato di un clamoroso autogoal: la classica spinta “ca t’aiuta pe’ la discesa”, come dicono in Ciociaria.
L’aneddoto di Emiliano non avrebbe nulla di clamoroso, visto con gli occhi di un barese. Ma per tutto il resto d’Italia, l’episodio narrato è apparso quantomeno fuoriluogo. Come quei racconti che si aprono con la classica frase: “Eravamo io, l’assessore Decaro e la sorella di Hannibal Lecter”, o qualcosa del genere. Poi, è saltata fuori una foto di Decaro con Godzilla e il mostro di Loch Ness, che ovviamente il quotidiano ‘La cazzata’ non ha potuto fare a meno di sparare in prima pagina, con un titolone a 9 colonne.
Insomma, è venuto il momento della Puglia, anche se si doveva parlare di Basilicata. Niente da fare, non c’è stato verso: nel territorio lucano c’è sempre e solo la Basentana deserta, che nessuno frequenta nemmeno per andare a cicoria. Ogni tanto, arriva Mel Gibson per girare un film tra i sassi di Matera e dare un fracco di botte a qualcuno. Perché secondo lui, l’apice del cinema neorealista lo si raggiunge facendo bestemmiare in basilicatese persino Gesù Cristo. Tuttavia, a parte Mel Gibson, della Basilicata non frega niente a nessuno. Sta lì, come una regione di passaggio, con i suoi 53 abitanti per chilomentro quadrato, rispetto ai 408 della Campania e ai 199 della Puglia. Sono sempre gli stessi 53 abitanti, tra l’altro, che si spostano chilometro dopo chilometro, sulla via Basentana. A piedi, ovviamente, tanto non ci passa mai un cavolo di nessuno…
E a Roma? Cosa ne pensano i capitolini di tali assurdi fatti? Nulla: si sta già pensando alle feste di Pasqua e all’abbacchio con le patate a tocchetti, evitando di prendere la sòla acquistando una colomba, consigliata dall’influencer del momento, a 29 euro e 90. Forse, per fare beneficenza a favore della nostra classe politica, che dovrebbe solamente portare un cero sulla tomba di Franco Basaglia, il quale ebbe il merito di aver chiuso i manicomi tramite la legge n. 180 del 1978.
Io, qualche eccezione l’avrei fatta: qualche paletto lo avrei lasciato in quella norma, dato che ormai sembriamo tutti matti. Ma tant’è: è andata così. Buona Pasqua a tutti.
(26 marzo 2024)
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