“Adoro pensare che le idee coreografiche giungano quando sei sdraiato, quando ti addormenti, quando sei sonnolento. Mi piacerebbe fare un assolo così, ispirato da questi stati di latenza ed esplorare l’ibernazione e la sua fine, la risacca dei sogni ad occhi aperti e l’urto del risveglio, esplorare il desiderio di passività e muovermi nel sonno” aveva scritto Boris Charmatz nelle note d’intenti alla base del suo assolo Somnole.
Il coreografo, tra i più acclamati della scena francese, dal 2022 direttore del Tanztheater Wuppertal Pina Bausch, ha affettivamente traslato questi appunti sulla scena. Perché Somnole è un viaggio nella mente, nella sua creatività e al contempo nel ricordo; un sogno attraversato da luci che si rivolgono al pubblico e che rendono il corpo del danzatore tramite di un processo mentale, incarnazione di un processo di assopimento. Ad accompagnare questa visione sono reminiscenze musicali, classiche e contemporanee, fischiettate dal Charmatz per tutta la performance. Somnole è una pièce soffice, in divenire, che invita il pubblico a scavare sotto la superficie, a sognare ad occhi aperti.
Somnole
coreografia e interpretazione Boris Charmatz
assistente alla coreografia Magali Caillet Gajan
Romaeuropa Festival 2023
luci Yves Godin
collaborazione ai costumi Marion Regnier
lavoro vocale Dalila Khatir con la consulenza di Bertrand Causse e Médéric Collignon
materiale d’ispirazione per il suono J.S. Bach, A. Vivaldi, B. Eilish, The Pink Panther, J. Kosma, E. Morricone, birdsongs, G.F. Haendel, Stormy Weather…
(6 ottobre 2023)
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