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Una Roma piccolo borghese #pensieriniromani all’aria condizionata

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di Vittorio Lussana, #pensieriniromani

Dopo una settimana in Umbria per un giro turistico in quel di Assisi e qualche tuffo nella piscina di un albergo, torno a Roma proprio la sera di Ferragosto. Non volendo ‘spiattare’ in cucina, giro in macchina alla ricerca di un cinese take away o cibo da asporto, senza per forza dover chiamare un rider. E mentre percorro in discesa viale delle Medaglie d’oro in direzione Prati, incontro il solito autobus dell’Atac rimasto fermo all’altezza di via Seneca, poiché in avaria. Ovviamente, si tratta di un mezzo assai vecchio e usurato, risalente ai tempi di Rutelli.

Roma non è una città di pianura, bensì collinare. E ogni giorno, i mezzi pubblici dell’Atac arrancano sulle salite dei suoi colli fatali stracolmi di persone. La linea n.46, tanto per citarne una a caso, arranca ogni sera lungo via Aurelia antica, scalando con grande fatica il Vaticano. E in alcuni momenti, i passeggeri dovrebbero scendere in strada al fine di spingerlo, perché altrimenti “nun gliela fa…”.

Roma meriterebbe di meglio. Ma quanto si sta vedendo in questa strana estate di campagna elettorale lascia alquanto perplessi: un consigliere del M5S lancia un post ai limiti della diffamazione, in cui ha paragonato il centrodestra alla Banda Bassotti; la Raggi, finalmente, si ricorda che via Cola di Rienzo è una strada prestigiosa e decide di spostare i bancarellari: 5 anni di tempo ha avuto per farlo ma solo oggi si ravvede, poiché in campagna elettorale; Calenda organizza una giornata pro vax e si mette a vaccinare chiunque incontri per strada. Forse, si salva solo la Matone, che infatti se n’è uscita con una coraggiosa intervista a La Stampa in cui ha dichiarato di detestare i No Vax.

L’avrei anche votata, la Matone: peccato sia schierata con la coalizione sbagliata, dato che il centrodestra romano è la peggiore accozzaglia di piccolo borghesi che esista in Italia; i grillini hanno ormai completamente assorbito tutti i difetti della vecchia classe dirigente capitolina, guardandosi bene dall’apprenderne i pregi; e Calenda spaccia vaccini per strada come fossimo tutti dei tossici (da vaccino).

E il centrosinistra classico? Boh… Probabilmente, si sarà chiuso nei suoi salotti di Roma Nord con l’aria condizionata a palla. Fortunatamente, si tratta di ambienti che non frequento da tempo. Non perché non mi invitino, sia chiaro. Anzi, in questo periodo, se anche solo per sbaglio mi va a noia qualcosa e lo scrivo da qualche parte, subito esplode una polemica da pesci in faccia, come nel villaggio di Asterix e Obelix.

Perché in fondo tutti mi vogliono bene a Roma. A loro modo, ma mi vogliono bene. Sono io, quello divenuto un po’ freddino…

 

(17 agosto 2021)

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