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Gaynet Roma. “Bene Draghi su condanna Orbán e su laicità dello Stato. Legge Zan subito in aula”

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di Paolo M. Minciotti, #DdlZan

“Sono altamente positive le conclusioni del Presidente del Consiglio Mario Draghi a proposito del putiferio suscitato dal più che poi nobile intervento della Segreteria di Stato Vaticana sulla discussione in corso nel Senato italiano attorno al ddl contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo”. Così Franco Grillini, Presidente di Gaynet in un comunicato stampa.

“Era assolutamente doveroso ribadire la libertà e l’indipendenza del Parlamento italiano nel quadro della laicità dello Stato che è bene pubblico costituzionalmente riconosciuto” continua la nota. “La pretese del testo vaticano di considerare irrinunciabili principi di una singola religione da applicare in base ad un desueto e anacronistico accordo stipulato da Benito Mussolini nel 1929 che porta il nome di Patti Lateranensi era del tutto impropria e largamente inaccettabile in base ai principi di assoluta sovranità dello Stato Italiano rispetto al Vaticano. Bene ha fatto inoltre il Presidente del Consiglio Mario Draghi a firmare assieme ad altri 16 Paesi europei una dichiarazione comune ‘in cui si esprime preoccupazione sugli articoli di legge dell’Ungheria che discriminano in base all’orientamento sessuale”.

“Si tratta – prosegue Grillini – di un chiaro avvertimento ai sovranisti di casa nostra di non trafficare ogni limite con le cosiddette ‘democrature’ che non rispettano i diritti umani nei loro Paesi introducendo norme liberticide, contro le donne e volgarmente omofobe. Ciò detto, rimaniamo convinti della necessità dell’abrogazione dell’articolo 7 della Costituzione e dei Patti Lateranensi. In questa direzione, siamo convinti della necessità di reintrodurre il 20 settembre come festa nazionale, celebrata dallo Stato unitario per ben mezzo secolo e abolita non a caso con i Patti Lateranensi. Chiuso l’incidente vaticano – conclude –  le forze politiche superino l’inaccettabile ostruzionismo leghista e fratellitaliota firmando la richiesta per portate direttamente in aula un ddl che, come dimostrano i sondaggi, ha un ampio consenso nel Paese”.

 

(25 giugno 2021)

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