di Vittorio Lussana #pesnieriniromani
A Roma, con baristi ed esercenti è ormai vietato avere un conto ‘Bancoposta’: anche se la carta è di colore blu, ti accusano di voler acquistare le sigarette con il reddito di cittadinanza. Bisogna insistere, per poi sentirsi dire: “Vabbè, mi fido…”. Vabbè, mi fido? E se per caso tiri fuori la Postepay ricaricabile, che è di colore giallo come quella del reddito, ‘apriti cielo’: di essere serviti non se ne parla e vieni additato in pubblico come un ‘parassita’.
Cari baristi , esercenti e titolari di concessione, arroganti semifascistoidi che ragionate solo sulle apparenze, piatti e superficiali cazzàri che date per scontato che gli altri siano scorretti esattamente come lo siete voi, quando invece di gente come voi ci siete solo e solamente voi: pregate che i vaccini funzionino e che siano efficaci anche sulle varianti, perché se poco poco la curva dei contagi a ottobre si rialza, questa volta mi schiero con Galli e Speranza e vi faccio chiudere tutto. Neanche al ‘cesso’ vi faccio più andare. Per questa gente qui, è tutto un ‘far vedere’: non c’è niente da fare. Il vecchio ‘schema’ gli è ormai ‘saltato’ da decenni e non capiscono più niente.
Cari Letta e Conte, ‘inventatevela’ bene ‘stavolta, che questi hanno ‘sto viziaccio di additare le persone per un ‘nonnulla’: sono dei diffusori di odio sociale e basta. Inventatevela bene, mi raccomando, che così ci divertiamo. Perché a Roma sarebbe anche ora di finirla con tutta ‘sta ‘coattaggine’, dato che il vero romano non è mai stato così. Il romano de’ Roma è buono, simpatico e anche gentile. I ‘coatti’, invece, sono solo dei maleducati. E come tali vanno trattati.
(2 giugno 2021)
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