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Poi sconfiggere il nero virus neofascio-leghista delle piazze sarà il grande obbiettivo

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di Giovanna Di Rosa #Lopinione twitter@GaiaitaliaRoma #NoFascismi

 

In un certo senso il caos da coronavirus è il trionfo del berlusconismo. Perché? Perché tutta l’opera politica dell’uomo di Arcore è stata mirata a distruggere i legami tra i gruppi sociali, creando conflitti sociali basato sull’essere pro o contro Berlusconi, pro o contro le sue televisioni, pro o contro il suo partito, pro o contro la giustizia, in un sovvertimento della realtà che ha reso la verità una menzogna e viceversa, con la complicità dei fantocci strapagati che popolano le sue televisioni.

Poi i social, dei quali in qualche modo il bisciume del biscione era stato precursore, creando la confusione dell’ignoranza, dando spazio al cialtronume incolto che nessuno aveva mai voluto rappresentare in quel modo così sguaiato, affinché tra grida e deliri, grandi fratelli e forum, i suoi uomini, i veri seminatori di zizzania quotidiana e di divisione sociale in nome del divide et impera e dei loro lauti stipendi apparissero come gli unici portatori di verità. I social, dicevamo, in questo medioevo digitale, danno il colpo finale.

Posto che la storia della nera estrema destra eversiva di questo paese arriva molto più da lontano, va riconosciuta all’uomo di Arcore l’intuizione del bisogno di sdoganarla perché, come ricorda il Mullah di Forza Italia in Lombardia Caianiello, tutti votano: anche la camorra.

Così dopo che il coronavirus sarà sconfitto, perché la medicina va sempre più veloce di certe teste, rimarrà da sconfiggere il nero virus delle piazze che oggi vediamo scorrazzare in mandrie organizzate sappiamo benissimo da chi e con quali alleanze; mandrie imbufalite di cervello vuoti che tentano la Grande Spallata alla democrazia italiana alla ricerca di quella democrazia illiberale lanciata dallo Zar di tutte le Russie e che ha trovato fertilissimo terreno in Ungheria, Turchia, Polonia e nei paesi dell’ex -blocco sovietico di Visegrad tanto cari a Salvini e a Meloni.

Così che l’isolamento sociale che lamentiamo in questi lunghi mesi nei quali ci viene sconsigliato anche di scopare – perché l’Italia è anche il puttanaio più sessuofobico del mondo occidentale – parte da là, da quel progetto dell’uomo di Arcore e dei suoi neri alleati, anche di quelli occulti, ai quali in massa gli Italiani hanno creduto in quei tristissimi anni ’90 nei quali un uomo solo ha preso il potere facendo tutto il possibile per avere tutto, mentre chi godeva erano i suoi alleati e servi. Tutto è durato fino a quello spread a 588.3 che la fece finita col berlusconismo ufficiale, quello che vedeva già tra i suoi soldati anche la Meloni di fratelli d’Italia che di quel governo era ministro e Salvini che in lega faceva già il bello e il cattivo tempo.

Sono ancora tutti lì, ma oggi il contorno è a base di Forza Nuova, Casapound, sprazzi di criminalità organizzata, e un sacco di gente così incapace di comprendere la realtà da non volere credere che i virus in natura esistono, proprio come gli imbecilli, e proprio come gli imbecilli i virus fanno il loro mestiere. Che è quello di distruggere quello che c’è. Disgraziatamente i rimedi contro i virus se non ci sono si inventano. ma un’invenzione che sconfigga l’imbecillità e la creduloneria ancora non si è trovato.

 

(30 ottobre 2020)

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