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Dunque Carlo Calenda non è adatto a fare il Sindaco di Roma perché non è simpatico? E Virginia Raggi lo è?

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di Giovanna Di Rosa #Lopinione twitter@GaiaitaliaRoma #Roma

 

Leggiamo da alcuni commenti social che la candidatura di Carlo Calenda alla carica di Sindaco di roma non sarebbe adatta-benvenuta perché Calenda non è simpatico alla maggioranza degli scriventi. Ne deriva quindi, è una domanda, che Virginia Raggi è stata eletta perché simpatica? Siamo quindi all’elezione del più simpatico? Se fosse così davvero non ci sono più parole.

Il popolo italiano dovrebbe avere visto in abbondanza, non scrivo capito scrivo visto, quali risultati si ottengano votando sulla base di simpatie personali e di presunte e mai troppo identificate sensazioni che vengono dalla pancia – cito una signora romana che diceva questo ad un amica sul numero 105 verso torpignattara subito dopo l’elezione di Virginia Raggi. “Sento che sarà una grande Sindaca”, a riprova che la veggenza nnon è una scienza esatta.

Evidentemente, pleonasmo, evidentemente non sto scrivendo la difesa d’ufficio di Carlo Calenda che è un uomo assai capace di difendersi da solo, di promuoversi da solo, insomma è un uom con mezzi, con il pregio di non mandarle a dire e che, durante la sua esperienza di governo, non ci sembra abbia fatto porcate innominabili – ne parliamo spesso in redazione, soprattutto ora con la candidatura possibile del Calenda. Evidentemente – parte terza – non siamo particolarmente preoccupati della simpatia o antipatia del Calenda, per noi un politico deve essere capace e preparato e deve sapere governare. Col Sindaco della ia città, o col presidente del Consiglio non ci vado a cena, non ci vado a letto, non ci divido la vita. Francamente tutto questo delirio sulla simpatia e l’antipatia…

Anche i bambini capirebbero però che tutto il claim attorno alla figura di Calenda (che sulla sua candidatura non ha ancora deciso, mentre ne parlano gli altri) è dato dal fatto che l’uomo non manca di carattere, è poco incline al compromesso, è molto preparato e si assume le proprie responsabilità. E’ cosa altra quindi dalla classe politica attuale – che avete votato voi signore e signori con le pretese di sentire nella pancia come avrebbe governato qualcuno – di gente senza carattere, incline al compromesso, impreparata, cialtronesca ed irresponsabile.

Al di là della battute da social che si pretendono siano testi sacri la questione sta tutta lì: cosa vuole questo ciarpanume da sedicimila euro al mese per Roma? Voltare definitivamente pagina evitando le rimozioni alla Marino e avendo un Sindaco che sia degno di tale carica nella Capitale d’Italia? Vogliono un’altra Virginia Raggi (ne abbiamo sottomano un paio, le regaliamo volentieri)? Una candidatura di compromesso per cercare più voti possibili? O vogliono il ricovero per anziani che pare Forza Italia voglia mettere in piedi per la corsa alla poltronissima capitolina al grido di #unsindacosenile?

Chiunque sarà il Sindaco della Capitale non sarà il nostro Sindaco, perché la nostra sede sta in un’altra città. Ci sembra però interessante sottolineare come, ben prima che Calenda ufficializzi la sua candidatura, sia già partita la corsa al NoCalenda sulla base di antipatie personali, post sconclusionati ed opinioni risibili.

Dagli ultimi venticinque e passa anni in cui questo paese ha votato chi gridava più forte, chi prometteva le panzane più mirabolanti, chi declamava le cazzate più aberranti, chi trovava il colpevole più aderente al simulato misfatto del momento, compiendo scelte politiche che hanno portato l’Italia al punto in cui sta ora e che di scelte politiche non avevano nemmeno l’ombra, non si è imparato nulla. Si riduce ancora una volta il dibattito politico all’emozione da social e alla simpatia personale.

Così ci si prepara in anticipo qualcuno da insultare, incolpare, vilipendere e desiderare morto. Come se servisse – (sulla metropolitana di Roma, linea A, il giorno dopo l’insediamento di Virginia Raggi, un gruppo di uomini la stava già insultando per ciò che non aveva fatto, ed era in carica da 24 ore).
Non che poi col passare del tempo l’agire della Sindaca abbia prodotto qualche risultato.

 

(17 ottobre 2020)

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