di Vittorio Lussana #pensieriniromani twitter@GaiaitaliaRoma #Politica
Ieri, sole e caldo. Oggi, poco nuvoloso. Domani, sole e caldo. Giovedì: gnocchi. Sabato: trippa. Autobus senza pedana: disabile blocca il mezzo per protesta. La Raggi vuole gli europei di nuoto: gelo del governo. Risucchiata dalla Cassia: perde ogni contatto con la famiglia, che la dà per morta. Ufo a Roma: spunta un video e sale la ‘febbre’ da avvistamento alieno. Rifiuti a Roma: per l’Ama è tutto regolare. Rosa e celeste: il burino si veste. Fonseca chiama Higuain: la Roma adesso spera. Roma – Tor Sapienza: probabili formazioni. Roma: quanto eri bella ai tempi di Nicolini.
Questi sono solo alcuni dei titoli che chiunque può leggere nei giornali e sui siti web della capitale. Una titolazione per enunciati distinti: si danno due notizie anziché una sola. E questo è solo uno dei sintomi di dissociazione di una capitale d’Italia in piena crisi d’identità. Soprattutto, se li paragoniamo ai consigli che le agenzie di viaggio capitoline danno ai turisti che vorrebbero visitare la ‘città eterna’: “Roma si visita meglio in autunno”; “Non venite durante le feste cattoliche”; “A Roma si mangia malissimo”; “Non circolate nelle ore di punta”; “Scegliete l’orario in cui visitare la città”. Roba da masochisti. E da licenziamenti di massa.
(18 luglio 2019)
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