di Vittorio Lussana #Roma twitter@GaiaitaliaRoma #Politica
Un ministro degli Interni che crede di essere Batman. E un sindaco di Roma che pensa di essere Wonder Woman, quella che respingeva i proiettili sparati dalle armi da fuoco coi polsini. Purtroppo, non si tratta dell’identità segreta di due supereroi, ma della lenta e inesorabile derivia di due ‘relitti umani’, rimasti alienati dalla televisione. Mancano solamente l’uomo bionico, Lady Oscar e il Dolceforno della Harbert e siamo di nuovo tutti quanti precipitati negli anni ’80 del secolo scorso.
Ah! Stavamo quasi per dimenticare Goldrake, il robot d’acciaio, quello che distrugge con l’alabarda spaziale (un simbolo fallico, ovviamente…) tutti i mostri spaziali inviati da Vega: un tipo ‘strano’, che vive in una galassia lontanissima, situata dalle parti di largo del Nazareno, che si ‘spaccia’ per il fratello del commissario Montalbano. Così dice lui, ovviamente. Per la serie: aridatece ‘Drive in’, ‘Colpo grosso’ e anche Paulo Roberto Falcao, per favore, che qui a Roma serve come il pane…
(17 aprile 2019)
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