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Nuovi miracoli di Virginia Raggi: 669 licenziamenti e una richiesta di risarcimento di 480mila euro. Una fata

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di Giovanna Di Rosa

 

 

 

 

La Fata SbiruRaggi deve avere dimenticato la bacchetta magica da qualche parte, perché nonostante la narrazione a 5Stelle, gli entusiastici comunicati stampa, i trionfanti titoloni degli entusiasti addetti stampa capitolini, le “cabine di regia” e le favolose balle sui successi di Roma, la Giunta Raggi continua il suo cammino di devastazione lastricato da distruzione e incapacità.

Negli ultimi giorni, oltre all’incontro con Minniti sul quale nulla si è saputo se non quattro entusiastiche frasi messe lì per non dire nulla, la Sindaca Favolosa, detta anche Fata Virginia, si è scontrata con un paio di problemini di nessunissima importanza: il primo, di qualche giorno fa, una richiesta di risarcimento di 480mila euro giuntale dall’ex amministratore unico di Ama, Antonella Giglio che, defenestrata dalla giunta M5S dopo la stipula di un regolare contratto di durata triennale, era stata fatta fuori in nome di un nuovo consiglio d’amministrazione e di un nuovo presidente (per un totale di 4 tra amministratori unici e presidenti nel giro di 12 mesi perché uno vale uno), ricorderete la triste e patetica storia. Al grido di “I contratti vanno rispettati” Giglio, che tra l’altro è pure avvocato, ha dato mandato ai suoi legali di darci dentro. Rock’n’roll. Lo scriveva Il Messaggero ripreso da NextQuotidiano.

Subito dopo un’altra faccenduola da nulla che vede protagonista di nuovo, guarda caso, Ama,  o meglio la sua controllata Roma Multiservizi che ha perso alcuni subappalti ed un appalto per la pulizia degli uffici di ATAC e, dopo avere già licenziato 303 persone e ridotto orari di lavoro e stipendi ad altri 439 si trova a licenziarne 669 tutto insieme. Gira un video su  You Tube che ben racconta quali siano le difficoltà della Giunta Raggi con la realtà, quasi che lei ed i prodi grillini vivano sul pianeta papalla, per la felicità dei complottisti italiani.

Ricorderanno i romani che durante la campagna elettorale Virginia Raggi la Magnifica non aveva promesso solo funivie, sesterzi, dobloni, pannolini lavabilie tutto il promettibile, ma si era anche arrischiata a tentare di essere credibile promettendo ai lavoratori di Roma Multiservizi che sarebbero stati assunti in Ama, poi nella realtà le cose andarono diversamente, con i lavoratori che protestavano in Aula Giulio Cesare fatti allontanare dalla giunta grillina che lavora per il popolo come ogni buon francescano [sic].

Comunisti in campagna elettorale e Squadristi per difendere le loro poltrone.

Sulla questione interveniva l’assessore Colomban spiegando che volevano “Salvaguardare l’occupazione…” ed incolpava una norma della Legge Madia piombata tra capo e collo che avrebbe impedito non si sa cosa. Al tweet della stessa Madia che chiedeva di illustrare di quale norma-ostacolo si parlasse, gli intelligenti 5Stelle – che sanno bene come lanciare il sasso e ritirare la mano – si tacquero.

Altri giorni di accecante governo a 5Stelle ci attendono, Virginia Raggi la Magnifica colpirà ancora. Poi c’è sempre il processo Marra lì dietro l’angolo dove la Sindaca è insieme testimone a favore dell’imputato e parte civile come Sindaca di Roma. Perché con Raggi i capolavori non finiscono mai…

 

 

(28 giugno 2017)

 





 

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