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La Roma LGBT in piazza contro le torture sui gay in Cecenia: “Noi esistiamo” (e loro?)

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di Gaiaitalia.com

 

 

 

 

Il 22 aprile alle 16.30 nei pressi dell’ambasciata russa in Via Gaeta a Roma le realtà promotrici dell’appello sui social “Noi esistiamo” manifesteranno a seguito della denuncia partita dal quotidiano russo Novaya Gazeta sull’esistenza di una persecuzione di massa degli omosessuali in Cecenia.

“In queste ore – afferma Rosario Coco, Presidente di Anddos-Gaynet Roma e tra i promotori dell’iniziativa – si susseguono notizie sempre più allarmanti, solo la metà delle persone che hanno chiesto aiuto sono state messe in salvo e oltre 100 persone sono ancora rinchiuse in una prigione segreta a seguito di una vera e propria operazione simile alle pulizie etniche. Secondo alcune fonti, le ambasciate di tre Paesi europei si stanno attivando per accelerare le procedure di rilascio del visto. Dopo le manifestazioni di Londra e Milano, saremo in piazza per rispondere alla chiamata degli attivisti e delle attiviste russe, per chiedere alle autorità di Mosca di interrompere questo orrore senza voltarsi dall’altra parte e per sollecitare il Governo italiano e la Farnesina ad assumere una posizione forte ed agevolare le domande di richiesta d’asilo che dovessero provenire dalla Cecenia. “Noi esistiamo” significa gridare, a gran voce, che in Cecenia, come in ogni parte del mondo, negare l’esistenza delle persone omosessuali è un crimine contro l’umanità capace di distruggere, torturare uccidere la stessa persona anche più di una volta. Per questo motivo – conclude – è fondamentale non far spegnere i riflettori su questa vicenda e continuare a sostenere la raccolta fondi internazionale lanciata dal network All Out, a supporto dell’evacuazione delle persone in pericolo dalla regione”.

 





(21 aprile 2017)

 

 

 

 

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