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#RaggiX di Giulia Tempesta: la Sindaca di Roma passa dai poteri forti ai poteri freddi

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giulia-tempesta-03di Giulia Tempesta  twitter@GiuliaTempesta

 

 
Effettivamente era qualche giorno che sul web non impazzava l’ennesima figuraccia della Sindaca di Roma. E’ bastata un’intervista su Repubblica per riaccendere gli animi. Virginia Raggi, e a seguire l’Assessora all’Ambiente Muraro, è convinta che sui rifiuti a Roma ci sia un grande complotto, un piano studiato a tavolino. Frigoriferi, divani e materassi abbandonati scientificamente in mezzo alla strada, una situazione “strana”, “mai vista prima”, ha detto la Sindaca.

Ma il mistero, come al solito, è presto svelato. La raccolta dei rifiuti ingombranti a Roma è “temporaneamente sospesa” da giugno 2016. Cosa che si può facilmente verificare con una telefonata o visitando il sito di Ama (http://www.amaroma.it/pulizia-citta/news/3552-temporaneamente-sospese-prenotazioni-servizio-di-ritiro-a-domicilio-dei-rifiuti-ingombranti.html) o, ma guarda un po’, pure sul sito del Comune di Roma (https://www.comune.roma.it/pcr/it/newsview.page?contentId=NEW1117165).

Nessun complotto quindi, nessun nuovo potere forte o qualche associazione segreta deviata che si è abbattuta sulla città: semplicemente un servizio sospeso che deve riprendere a funzionare.

La verità è che proprio davanti ai problemi il Movimento 5 Stelle, e la Sindaca Raggi ne è un ottimo esempio, va in stallo. All’opposizione, sicuramente era più facile per loro. C’era un unico colpevole, un’unica entità con cui prendersela: il Partito Democratico. Hanno provato a usare questa (squallida) scusa anche durante i primi mesi di (mal) governo, ma la strategia non ha avuto successo o per lo meno si è esaurita. Meglio prendersela con i poteri forti. O peggio ancora, fare interviste come quella di oggi, in cui disinformazione e sciatteria la fanno da padrone.

E’ vero che il problema dei rifiuti ingombranti (divani, materassi, lavandini, frigoriferi e molti altri…) non è imputabile esclusivamente all’amministrazione. Educazione e senso civico vorrebbero che si chiami l’Ama, che mette a disposizione dell’intera cittadinanza questo servizio (certo, quando è in funzione!), o si vada presso le isole ecologiche, proprio per evitare di vedere lo scempio che molto spesso popola le nostre strade. Una maggiore informazione da parte del Comune e dell’azienda dei rifiuti forse aiuterebbe in questo caso. Proprio quello che uno si aspetta dalle parole di un sindaco quando fa un’intervista. Leggendola oggi, è accaduto esattamente l’opposto. Mi chiedo come sia possibile, un’intervista del genere non si rilascia senza pesarne bene senso e parole.

Ma ripensandoci, forse non c’è da meravigliarsi. Da mesi goffaggine e disattenzione sono il tratto distintivo dell’operato della Sindaca Raggi.

Quella di oggi è semplicemente un nuovo capitolo della saga di Virginia Raggi alla guida della nostra (povera) Capitale.
 
(25 ottobre 2016)

 

 

 

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