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Medio Oriente: Mattia (Pd), Pace torni ad essere priorità partito

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“Dobbiamo scongiurare un’escalation mondiale del conflitto in Medio Oriente e le ricadute disastrose, in ambito geopolitico, di quello in Ucraina, l’altra guerra che si consuma alle porte dell’Europa e che rischia di gettare altra benzina sul fuoco in un clima globale già teso. L’Italia ripudia la guerra, come ci ricorda la nostra Costituzione, ed è questa la posizione che come Pd dobbiamo far valere a livello nazionale, in ambito Ue, e a tutti i tavoli internazionali e le sedi utili, affinché vinca la Pace. Senza se e senza ma. Non sono più ammesse posizioni ambivalenti al riguardo. Questo è il mio appello al PD”. Così la consigliera regionale Pd del Lazio, Eleonora Mattia, in un post sul Blog sull’Huffington Post, intitolato “La Pace torni a essere una priorità dell’agenda politica del Pd”.

“Una minaccia che ora diventa tangibile anche in casa nostra, nelle Capitali europee, inclusa Roma, come testimonia il vertice in Prefettura cui ha partecipato anche il sindaco Gualtieri, per garantire la sicurezza su eventuali obiettivi sensibili, da stazioni e aeroporti alle università fino ai luoghi di culto”, aggiunge Mattia riferendosi alla guerra e che vede coinvolte le donne in prima linea, “tra le prime vittime, nonostante siano le principali tessitrici dei processi di Pace”.

“Secondo il report delle Nazioni Unite, sebbene le donne abbiano contribuito all’80% dei processi di pace guidati o co-guidati dall’organizzazione globale, solo il 16% di loro è poi rientrato tra i partecipanti. Di qui la raccomandazione delle Nazioni Unite che almeno un terzo di tutti i partecipanti ai processi di mediazione e di pace siano donne”.
“Per questo, iniziamo da qui, iniziamo da noi, dalle donne. Perché anche la Pace è una questione di genere, al servizio dell’Umanità. Contrastiamo la corsa agli armamenti, che toglie risorse alla sanità pubblica, all’Istruzione, al lavoro sicuro e a tutto ciò che custodisce la Vita, per destinarle invece alla morte di persone, ecosistemi, diritti”, conclude Mattia.

 

(15 aprile 2024)

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