di Vittorio Lussana #PensieriniRomani twitter@GaiaitaliaRoma #MammaRoma
Certo che Roma, senza la sua ‘caciara’, è proprio bella. Una bellissima città. Potrà sembrare strano che un oriundo bergamasco possa amare profondamente la capitale d’Italia. Ma è anche vero che, nel corso della Storia, a Roma i bergamaschi si son sempre fatti valere, nell’arte e in tanti altri campi. Vedere le persone in fila parlarsi da un metro, mi sta riappacificando con il popolo, nonostante le difficoltà della quarantena. “Una stupenda e misera città”, scrisse una volta Pier Paolo Pasolini, “che mi ha insegnato ciò che, allegri e feroci, gli uomini imparano da bambini. Quelle piccole cose in cui la grandezza della vita, in pace, si scopre. Come andare duri e pronti nella ressa delle strade; rivolgersi a un altro uomo senza tremare; non vergognarsi di guardare il danaro contato, con pigre dita, da un fattorino, che suda contro le facciate sul corso in un colore eterno d’estate”. Stupenda e misera città: questo è il tuo vero volto. Che riconosco e che amo.
(18 marzo 2020)
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