di Vittorio Lussana #Roma twitter@gaiaitaliacomlo #pensieriniromani
L’assessora all’Ambiente del Comune di Roma, Pinuccia Montanari, si è recentemente dimessa dal proprio incarico per la mancata approvazione del nuovo bilancio dell’Ama, l’azienda municipalizzata che ‘gestisce’ (una parola ‘grossa’, se pronunciata nella capitale…) la raccolta dei rifiuti. La questione sembra ruotare attorno a un vecchio credito di circa 18 milioni di euro – risalente ai tempi della Giunta Veltorni o, addirittura, Rutelli – che la ‘controllata’ vanterebbe nei confronti di Roma Capitale. Un debito che le successive Giunte Alemanno e Marino avevano sempre inserito in bilancio, anche se il comune capitolino non lo aveva mai regolato. Un ‘peso’ che qualcuno, nell’attuale Giunta Raggi, vorrebbe far scomparire come per magia, arrivando al punto di minacciare e intimorire funzionari e dipendenti del dipartimento per la Tutela ambientale. Il procuratore aggiunto della Repubblica, Paolo Ielo, dopo aver sentito la stessa Montanari e l’ex presidente dell’Ama, Lorenzo Bagnacani, defenestrato anch’esso da pochi giorni, ha deciso di sottoporre a indagine il direttore generale del Campidoglio, Franco Giampaoletti: un ‘fedelissimo’, a quanto pare, del M5S romano. Insomma, in Campidoglio si stanno ‘scannando’ intorno a questa vicenda in cui dimissioni, licenziamenti, ‘scenate’ e deliri di onnipotenza continuano a scandire le assai poco dinamiche giornate di lavoro della Giunta attualmente in carica. L’ipotesi di reato ipotizzata dai pm Ielo, Spinelli e Terracina è, ovviamente, la concussione: una fattispecie penale che potrebbe coinvolgere anche Mauro Lonaro, presidente del collegio sindacale della municipalizzata in questione. Nel frattempo, le condizioni di degrado della capitale non sono migliorate. Andrà a finire che la spazzatura abbandonata per le strade verrà finalmente raccolta dai cittadini. Per portata in Campidoglio e scagliarla contro la ‘Giunta delle meraviglie’.
(21 febbraio 2019)
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