di Redazione
Virginia Raggi ha fatto i conti senza la base della setta che l’ha eletta: sono furiosi e pare proprio che Sua Maestà delle Funivie dovrà arrendersi e tornare sui suoi passi: non per dimettersi, non c’è nessuno da incolpare dei suoi fallimenti eventuali all’orizzonte, ma per calarsi le braghe e diminuire i lauti stipendi che aveva distribuito come premio fedeltà ai componenti del pregiato Raggi-staff.
Scrive Il Messaggero che a Salvatore Romeo, il graziato attivista del movimento e funzionario del Campidoglio che, in una notte, si è visto aumentare lo stipendio a 90mila euro (i miracoli della militanza), potrebbe vedersi decurtato il compenso; stessa sorte potrebbe toccare ad Andrea Mazzillo, mandatario della campagna elettorale di Donna Raggi delle Elargizioni. Le cose potrebbero marciare indietro già da oggi (18 agosto), ma anche no. Che del M5S non v’è certezza. Ciò che si sa che dalla chiesa Casaleggio e Associati arriva, con tanto di benedizione in loco, un altro lombardo alla guida di Ama: tal Stefano Bina, già alla guida della municipalizzata di Voghera. A Donna Raggi dei Miracoli e delle Funivie non ne va bene una: si dice (ma dev’essere colpa di Renzi), che il 5Stelle romano sia in fibrillazione insieme al Raggi-staff del Campidoglio. Alcuni consiglieri non vedrebbero bene l’elargizione di ricchi compensi allo staff di Frongia, vicesindaco con la sola delega dello Sport. Soprattutto mentre c’è un ufficio stampa, dicono (ma dev’esser colpa di Renzi), che lavorerebbe gratis in attesa di essere regolarizzato, dicono le malelingue, ma figuratevi se è così, con stipendio basso e senza un contratto giornalistico. Sembra proprio nata una nuova #casta5stelle inaugurata da Sua Maestà Virginia Raggi del Libero Scambio.
(18 agosto 2016)
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