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Siccità a Roma: Virginia Raggi grida incongruenze e ordini al Governo, tutto piuttosto che decidere

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Virginia Raggi la Favolosa in una foto TGCom

di Gaiaitalia.com, #Roma

 

 

La Sindaca Raggi è sull’orlo di una crisi di nervi: “E’ intollerabile che Roma venga privata dell’acqua. E’ un danno enorme per i cittadini, per le attività economiche e commerciali. E’ un danno di immagine per tutta l’Italia. Ma sono preoccupata soprattutto per la fornitura di acqua ad ospedali, case di cura, strutture sanitarie e, non ultimo, per l’approvvigionamento ai Vigili del Fuoco che in un periodo come questo risulta di fondamentale importanza”, grida la Sindaca di Tutti i Miracoli Abortiti da un comunicato stampa dal quale la sua natura intollerante esce in tutto il suo splendore. “Il Governo intervenga con gli strumenti che ha a disposizione. E’ necessaria la dichiarazione dello Stato di Emergenza per il Lazio così come avvenuto lo scorso giugno per le Province di Parma e Piacenza: un provvedimento che ha consentito di superare la crisi e che è stato richiesto con forza dal territorio. Si deve intervenire ora”. Dunque, stando al comunicato stampa arrivato dal Campidoglio, qualche forza superiore che deve rispondere al Governo nemico, ha deciso di “privare” Roma dell’acqua, la causa non ha nulla a che vedere con la mancanza di qualsiasi intervento che ne limitasse lo spreco.

Con tutto il rispetto per la disgrazia che sta colpendo Roma, la buona Sindaca Raggi che da’ ordini a tutti, ma non è capace di intervenire su nulla, cosa sta facendo? Quale malvagio demone ha colpito l’allegra ex assistente del buon Previti assurta ad imperitura memoria (e come potrebbe essere il contrario), non riuscendo ad intervenire su nessun danno, disastro o sfiga che dir si voglia, incurante della promesse elettorali mai mantenute, impossibili da mantenere, della povera Sindaca di Tutti i Disastri de’ Roma? Ignora la buona Sindaca dei tailleur blu e dei pianti del “è un momento complicato”, che le città non si governano a suon di proclami – lo facevano meglio i Fascisti di Mussolini – ma bisogna decidere? Perché invece di arringare le folle che la vorrebbero defenestrare chiama in causa governo e stati di emergenza (concessi è vero all’Emilia Romagna, che però ne ha fatto richiesta mesi e mesi fa)? Come mai Raggi l’onnipotente non è riuscita ad intervenire su Acea? Come mai tutto ciò che è riuscita a fare è stato ordinare la chiusura dei nasoni che è come curare il cancro con l’aspirina? Perché grida al governo quando è a se stessa che dovrebbe gridare? Cosa aspetta la Sindaca di tutte le Promesse che ha fallito su tutti i fronti ad andarsene e a liberare la città dalla sua insensata presenza nelle istituzioni?  In che mondo vive la Sindaca che ha inaugurato le delibere anti alcool ad personam, cioè non valide nel suo municipio di residenza? Perché invece di trovare soluzione grida e scrive comunicati stampa dove tutto va bene e tutto è bellissimo e poi scarica le sue responsabilità sul governo? Come mai Acea ha ricevuto la visita delle Forze dell’Ordine?



Potrebbe cominciare a dare risposte la Signora che doveva rivoltare Roma come un calzino ed ha mantenuto la promessa, anche se non nella direzione sperata da chi l’ha votata, invece niente. Grida, pianti, scuse, scaricabarile e colpe agli altri. Ecco di che pasta è fatta la Favolosa Sindaca di Roma. Con buona pace del Lago di Bracciano e della sua collega Sindaca che l’invitava alle riunioni, alle quali lei non ha mai partecipato, proprio sul tema siccità e che il movimentucolo retto da un guitto che odia il mondo si appresta ad espellere.

 




(28 luglio 2017)

 

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