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Lago ex-Snia, Verdi-Sinistra: mozione per tutela e ampliamento “Monumento Naturale”

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di Redazione Politica

L’assemblea capitolina ha approvato oggi la mozione presentata dai gruppi Europa Verde e Sinistra Civica Ecologista che impegna il Sindaco e la Giunta ad attivarsi affinché la Regione Lazio concluda l’iter per l’ampliamento del ‘Monumento naturale’ estendendolo a tutta l’ex area industriale Snia Viscosa e per l’acquisizione al demanio pubblico del lago Bullicante. Con questa mozione, tenendo fede agli impegni presi con i cittadini e con il Forum territoriale del parco delle energie, l’Assemblea Capitolina ribadisce l’impegno a salvaguardare un prezioso ecosistema naturale che, sorto spontaneamente nei primi anni ‘90 durante lavori effettuati dalla proprietà, poi risultati non autorizzati, oggi è il simbolo della rigenerazione naturalistica e valorizzazione socio-ambientale del territorio. Ubicato in una zona densamente popolata e oltremodo urbanizzata, il lago ex Snia vanta un ricco patrimonio naturalistico e rappresenta un sito unico nel suo genere per la città di Roma: di grande pregio soprattutto per i quartieri limitrofi sia sotto il profilo ambientale che culturale. Grande serbatoio di biodiversità urbana per la presenza di acqua sorgiva e di una varietà di flora e fauna superiore rispetto alla media, questa area ri-naturalizzata rappresenta un naturale intervento compensativo di mitigazione ambientale alla trasformazione urbana del quadrante compreso tra la via Prenestina e la linea ferroviaria, che un tempo era a vocazione agricola.

Informa una nota stampa inviata in redazione.

Con l’atto votato oggi questa amministrazione riconosce il valore irrinunciabile dell’area ex Snia rispetto agli ecosistemi locali opponendosi a qualsiasi tipo di speculazione. Tanto più che, con l’inserimento della tutela ambientale nella Costituzione, l’iniziativa privata non può mai andare a danno del sistema naturalistico che è bene comune irrinunciabile per la collettività. Il lago deve essere preservato anche in virtù della sua natura di potenziale corridoio ecologico tra aree già sottoposte a tutela come la Riserva Valle dell’Aniene e il Parco dell’Appia Antica.

Le città possono diventare laboratori determinanti nella lotta ai cambiamenti climatici. Per questo, quando parliamo di sostenibilità ambientale e degli obiettivi di sviluppo dell’Agenda 2030, la difesa della biodiversità diventa un obbligo civile e sociale per gli equilibri di questa città e soprattutto delle prossime generazioni.

 

(24 gennaio 2023)

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