di Giancarlo Grassi
Ed è davvero stupefacente vedere quanto impegno ci mette, a dare le sue dichiarazioni urbi et orbi (e si vorrebbe esser sordi per non sorbirsele), una lunga sequela di non-sense che raramente hanno una ricaduta sulla domanda che gli è stata posta (a proposito, colleghi, ma è proprio necessario chiedere a Lollobrigida ministro pro-tempore, cosa pensi delle mascherate dell’inquilino pro-tempore della Casa bianca?).
“Noi non pensiamo niente degli altri rappresentanti dei popoli coi quali siamo alleati” e permetta il ministro di dire che si nota, dal momento che non proferiscono verbo nemmeno quando ci sarebbe molto da dire, “Lavoriamo nell’interesse degli italiani” continua il ministro, e anche qui ci sarebbe da discutere, “degli europei e di tutti quelli che vengono scelti per governare le loro nazioni” – qualcuno ci spiegherà cosa significa quest’ultima affermazione.
Poi, inaspettato, il gioiello: “Abbiamo visto leader di tante nazioni, dalla Cina all’India, all’Africa che vestono in tanti modi, non condividiamo le loro scelte di abbigliamento, ma ragioniamo di temi concreti nell’interesse delle nostre economie”, dunque ne deriva che per Lollobrigida, ministro della Republlica, intervistato dal Corriere a margine di Tuttofood, un abito tradizionale appartenente a culture molto più antiche delle nostre, di leader di nazioni che sono veri e propri imperi, sono la stessa cosa di una carnevalata ridicola creata con intelligenza artificiale? E a volerci scherzare sopra il non-pensiero articolato (e arzigogolato) di Lollobrigida viene da un’intelligenza naturale….
(6 maggio 2025)
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