di Vittorio Lussana
Da un decennio a questa parte, i destini delle città di Roma e di Bergamo s’incrociano sempre più spesso. Anche quest’anno, infatti, per qualificarsi in Champion’s League, le due rispettive compagini calcistiche si troveranno una di fronte all’altra. Così, tanto per mandarmi al manicomio…
L’anno scorso si corse addirittura il pericolo di vedere Atalanta e Roma confrontarsi nella finale di Europa League, torneo poi vinto dai bergamaschi nella splendida serata di Dublino contro il Bayer Leverkusen. E in tempi di conclave, c’è un cardinale bergamasco che rischia di diventare papa: sarebbe il secondo caso dopo il rivoluzionario pontificato di Angelo Roncalli, che in soli 5 anni fece molto di più, per la Chiesa di Roma, di chiunque altro. C’è, insomma, un misterioso rapporto superiore, quasi meta-storico, tra le due città.
Un qualcosa che va ben oltre le ciance leghiste dei decenni passati e che ha ricordato agli abitanti della città dei Mille di esser stati liberati, nel 1859, dai Cacciatori delle Alpi di Giuseppe Garibaldi.
E alla città eterna, che può ancora trovare, tra i propri abitanti, delle persone serie come Claudio Ranieri. Soprattutto, se imparerà a guardarsi dalla superficialità e dalla cialtroneria.
(6 maggio 2025)
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