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Roma. Spaccio e detenzione abusiva di armi: pregiudicato gambizzato in casa al Tufello arrestato dalla Polizia di Stato

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Roma. Spaccio e detenzione abusiva di armi: pregiudicato gambizzato in casa al Tufello arrestato dalla Polizia di Stato. Eseguite 5 misure cautelari. Indagini coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma.
Si è conclusa con l’esecuzione di 5 ordinanze cautelari emesse dal Tribunale di Roma, su richiesta dalla Procura della Repubblica, l’ennesima costola dell’indagine avviata dalla Polizia di Stato a seguito della gambizzazione di un uomo avvenuta al Tufello nel febbraio del 2023.
L’attività infoinvestigativa condotta dagli agenti del III Distretto Fidene, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, aveva consentito, fin da subito, di appurare che il fatto di sangue fosse legato alla pista della droga.

Il quadro delineatosi nei giorni immediatamente successivi alla sparatoria era quello di un traffico di cocaina gestito dalla stessa vittima nello storico quartiere del Tufello.

Tutto avveniva in un raggio d’azione di pochi metri, con spostamenti limitati e sempre appiedati.

La vittima, “capo” del giro, riceveva su un cellulare – dallo stesso definito “preziosissimo” proprio per la lista dei contatti registrati – la richiesta di droga, per poi dettare i tempi ed i luoghi delle consegne.

La sostanza stupefacente, invece, era custodita a pochi passi di distanza, con il sistema de “la retta”, nell’abitazione di una terza persona, incensurata e per questo motivo apparentemente insospettabile. I “rider” dello spaccio, invece, erano scelti nell’alveo di uno stretto giro di collaboratori.

A dare la svolta alle attività di indagine le punteggiature, ovvero i riscontri oggettivi delle singole attività di spaccio seguiti nei tre mesi successivi alla gambizzazione, nel corso dei quali gli agenti del Distretto Fidene hanno documentato più di 30 cessioni di droga.

La svolta nella ricostruzione degli investigatori è avvenuta nel giugno del 2023, quando è scattato il blitz della polizia con il conseguente sequestro di droga, denaro e due pistole trovate nell’abitazione della “retta”. In quell’occasione, erano stati arrestati anche i due presunti esecutori dell’agguato e la stessa vittima della sparatoria, sorpresa dagli agenti con una pistola calibro 40 Smith & Wesson rubata anni prima.

Gli ulteriori riscontri acquisiti dagli investigatori hanno poi consentito di risalire all’intera piazza di spaccio, con l’identificazione e l’individuazione dei singoli ruoli rivestiti dalle persone coinvolte. Nei confronti di cinque di queste, su richiesta della Procura della Repubblica, il Giudice per le Indagini Preliminari ha emesso un’ordinanza cautelare, eseguita questa mattina dagli agenti del III Distretto Fidene.

La vittima dell’agguato, un 48enne romano, è ora in carcere, insieme ad un complice 44enne: entrambi sono ritenuti gravemente indiziati sia per il traffico di stupefacenti che per il furto dell’arma. L’ordinanza del GIP colpisce anche altri tre uomini, a cui è contestato soltanto il reato di detenzione ai fini di spaccio, che dovranno presentarsi negli uffici di polizia tutti i giorni.

Per due di loro è scattato anche l’obbligo di dimora nel comune di Roma ed il divieto di uscire dalle proprie abitazioni durante la notte.

Per completezza di informazione si precisa, come da nota stampa della Polizia di Stato, che le evidenze investigative sopra descritte attengono alla fase delle indagini preliminari e che, pertanto, gli indagati sono da ritenersi presunti innocenti fino ad un accertamento definitivo con sentenza di condanna.

 

 

(6 maggio 2025)

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