di Vittorio Lussana
Questa volta dobbiamo fare i nostri più sinceri complimenti alla città di Roma e ai suoi cittadini, per aver saputo gestire al meglio un evento mondiale come i funerali di Papa Francesco.
L’organizzazione è stata, infatti, perfetta: il coordinamento tra Città del Vaticano, Protezione civile e Roma capitale ha funzionato benissimo. E anche il viaggio di trasferimento della salma dalla basilica di San Pietro a quella di Santa Maria Maggiore è avvenuto in un’atmosfera composta e commovente. Soprattutto, si è pensato di transennare il percorso nelle strade del centro senza lasciare nulla al caso, prevedendo cioè che il pontefice sarebbe stato accompagnato da un ultimo saluto della popolazione. La quale, si è comportata in modo straordinario.
Una giornata molto complessa da gestire, poiché gli occhi del mondo erano tutti convergenti sulla nostra capitale, che per una volta ha saputo dare il meglio di sé. Evviva: finalmente un segnale positivo dalla città di Roma, che sembrava destinata, in questi ultimi anni, a un lento e inesorabile declino organizzativo. Forse, la cura Gualtieri sta cominciando a funzionare, tra nuove linee metropolitane e riorganizzazione della viabilità complessiva, stracolma di punti deboli.
Roma ha sempre avuto bisogno di grandi eventi per ruscire a fare, in via straordinaria, ciò che non riesce ad affrontare attraverso le procedure ordinarie. Ciò non significa, tuttavia, che si debbano sempre organizzare cose per riuscire a dare alla città eterna la spinta necessaria alla sua crescita. Anche la manutenzione ordinaria dev’essere prevista, monitorata e praticata quotidianamente. E in questo, siamo certi che la parte migliore della cittadinanza saprebbe darsi da fare, con senso del dovere e spirito di sacrificio. Valori sentimentali, certamente, ma riequilibrati anche da una rinnovata capacità organizzativa razionale.
Sono proprio le grandi difficoltà a rendere una metropoli di difficile gestione come Roma sempre più degna e preparata ad affrontare certi eventi eccezionali, insieme ai tanti imprevisti quotidiani. La strada da percorrere è ancora lunga, ma qualche segnale positivo sta arrivando, per tornare a essere una capitale d’Italia degna di questo nome.
Forza romani, siete sulla strada giusta: se continuerete con costanza a fare le cose per bene, la vostra fama di cittadini pigri e indolenti diventerà soltanto un lontano ricordo.
(29 aprile 2025)
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