di Daniele Santi
Se non l’avesse detto qualcuno che conta più di noi quel “Basta propaganda” che ci urla dentro, lo ripeteremmo anche noi. Ma lo hanno già detto. E tanto basta. Ma le cose stanno così: Salvini fa la sua campagna elettorale con Le Pen e Meloni fa la sua con Orbán. Parliamo della presidente del Consiglio e del vicepresidente del Consiglio che si comportano come se avessero più a cuore i loro partiti che le sorti dell’Italia.
E si potrebbe chiudere qui. Ma tocca andare avanti perché Orbán l’uomo eletto democraticamente che ha usato la democrazia per trasformare l’Ungheria in una democratura di ispirazione russa ha trionfalmente detto che “Le destre hanno finalmente conquistato l’Europa”. Le elezioni europee sono alle porte, anche se mancano dieci mesi. Di questo è fatta la politica evanescente delle destre che avrebbero conquistato l’Europa: propaganda e controllo. Ma mai su quello che serve, come il benessere finto che promettono ai loro elettori – che puntualmente ci cascano.
“Difendere dio e famiglia” è il grido di Meloni che torna ai toni di Vox! e elogia l’Ungheria definita “modello contro denatalità” perché ognuno ha i suoi miti, dimenticando che in Italia non tutti possono permettersi un figlio con la presidente del Consiglio che promette il paradiso (quello che può attendere) mentre pensa al suo dio e agli slogan. Poi Meloni offre una aggiacciante rilettura della realtà ad uso e consumo dei pochi che continueranno a crederle. In Italia, dice, “c’è un sentimento cresciuto contro la famiglia nonostante la crescita in Italia dei bambini nel dopoguerra”. Non si capisce cosa voglia dire, ma fa effetto.
(14 settembre 2023)
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