di G.G.
Del resto funziona così: diciamo tutti quello che cazzo ci pare, perché lo scriviamo su un social dove teoricamente ci seguono i nostri e se poi le cose proprio dovessero debordare verso il troppo ecco pronte le scuse, sempre su quel social dove teoricamente ci seguono i nostri, ma ormai non più solo loro.
Dopo le invereconde dichiarazioni ecco dunque il De Angelis parte II, le Scuse che, con toni totalmente diversi da quelli precedenti, offre le sue scuse a “quelli – e sono tanti, a partire dalle persone a me più vicine – a cui ho provocato disagi, trascinandoli in una situazione che ha assunto dimensioni per me inimmaginabili”, povero cristo, e fare chiarezza su alcune riflessioni scritte di getto, che a noi sembravano perfettamente in linea con il resto del pensiero espresso, ma sono dettagli.
La questione ha scatenato un putiferio e non si placherà qui, nonostante Fdi a corto di argomenti quando si tocca il nervo scoperto di fascismi e neofascismi, abbia già tacciato la richiesta di dimissioni di mezzo parlamento come “richiesta sovietica”, ma la presidente del Consiglio che è anche padrona di Fratelli d’Italia sarebbe incazzata nera (nella veste di leader di Fdi) e molto irritata nella veste istituzionale di presidente del Consiglio dunque occorreva un strategia immediata per salvare Rocca e cavoli. Così siamo al De Angelis che rispetta le istituzioni, qualche giorno dopo avere lasciato intendere il contrario.
Del resto nessuno vuole rovinare le ferie a nessuno, ma si ha il sospetto che la questione non finirà qui se persino La Russa (che è sempre quello che il 25 aprile lo festeggiava fuori dall’Italia) pare abbia pronunciato l’impronunciabile locuzione strage neofascista. Se ne riparla a settembre, insomma.
(7 agosto 2023)
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