di Vittorio Lussana
Paulo Dybala si è stirato. Si tratta di una lesione al quadricipite femorale sinistro:
uno ‘strappo’ che per un mancino naturale è una sorta di incubo, perché ti
impedisce di correre. E’ l’ennesima maledizione per la Roma, che per larga parte
dello scorso anno aveva già dovuto rinunciare a Spinazzola, stiratosi anch’egli con la
nazionale, durante i quarti di finale contro il Belgio nei nostri indimenticabili
campionati europei.
La Roma perde quello che, sin qui, era stato il suo giocatore migliore: ispiratore, ma
anche esecutore di molte reti. Tant’è che, secondo il sottoscritto, potrebbe anche
ricoprire il ruolo di punta centrale. In ogni caso è una disdetta, in un momento in cui
la Roma deve affrontare le partite forse più delicate, prima della sosta per i mondiali
del Qatar. Era questo il momento in cui la squadra giallorossa doveva portarsi
avanti, superando gli incontri più insidiosi. Per non parlare dell’Europa League, che
al momento la vede impegnata a tenere il passo del Betis di Siviglia. Questo
infortunio, proprio non ci voleva.
Rivedremo l’attaccante in campo solamente a gennaio: inutile farsi illusioni. E la
stessa nazionale argentina perde, per prossimi mondiali, un tassello importante del
suo reparto offensivo: Dybala, alle spalle di Leo Messi, rendeva la ‘Albiceleste’ una
delle nazionali superfavorite per la vittoria finale. Senza Dybala, l’Argentina diventa
una rappresentativa come tutte le altre, Messi a parte, ovviamente.
Adesso la Roma deve stringere i ‘denti’: questa è probabilmente la fase più
complicata della stagione. Per certi versi, potrebbe anche trattarsi di
un’opportunità: si affronta subito il momento difficile per poi esplodere in
primavera, nella seconda parte della stagione. Si torna, dunque, agli equilibri
precedenti. Con in più, rispetto all’anno scorso, l’evidente predominio nei colpi di
testa e nelle palle ‘alte’, che comincia a notarsi. Spinazzola, Zaniolo ed El Shaarawi
dovranno fare gli straordinari. Ma con Cristante regista arretrato, si potranno
limitare molti danni.
Resistete ‘lupacchiotti’: state solamente scoprendo il concetto di ‘resilienza’. Una
parola che neanche io amo molto, ma che si sta prendendo il suo momento al
centro del ‘parlato medio’. Concentratevi ragazzi, perché potete tranquillamente gestire una ‘strettoia’ che è solo temporanea: i tempi dei bilanci ‘veri’ si presenteranno più avanti.
(15 ottobre 2022)
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