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Ai romani non far sapere #pensieriniromani di Vittorio Lussana

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di Vittorio Lussana, #pensieriniromani

Non si capisce perché ogni tanto, a Roma, qualcuno debba ‘sbottare’ per riuscire a far togliere i rifiuti dalla strada. Stavolta è toccato a Nicola Zingaretti, ma non è che si possa andare avanti così di volta in volta, attendendo sempre l’ultimo momento. La situazione della capitale, da questo punto di vista, non è cambiata minimamente rispetto agli anni di Ignazio Marino. E la sindaca Raggi ha avuto a disposizione molto più tempo, per trovare una soluzione. Niente da fare: fallimento completo, come peraltro da noi vaticinato sin dall’inizio. Dovrà pur arrivare quel benedetto giorno in cui i romani riusciranno finalmente a capire cosa succede in città? Non è dato sapere.

C’è un giovane cinefilo del quartiere Prati, il simpatico Svevo Moltrasio, il quale già da un paio d’anni ha cominciato a caricare sul proprio canale Youtube una serie di video che descrivono il suo ritorno a Roma dopo una dura esperienza decennale a Parigi. I primi esperimenti li ha ‘montati’ nel 2019 e, sin da allora, ogni volta che inquadra, volutamente o per sbaglio, i cassonetti per la raccolta differenziata, questi traboccano di rifiuti. Sono passati due anni e mezzo e la situazione è uguale identica a quella delle prime riprese.

Insomma, siamo di fronte a una tragedia talmente ‘cronicizzata’, che è diventata persino uno ‘sfondo filmico’. Quando si osserva un video qualsiasi e si notano dei rifiuti riversi sul marciapiede, non ci si può sbagliare: siamo nella capitale d’Italia. Proprio un bel ‘biglietto da visita’, non c’è che dire. E durante le recenti piogge di primavera, in alcune zone la città si è allagata e i rifiuti hanno cominciato a ‘galleggiare’ per viali e ‘stradoni’, trascinati dalla corrente. Una condizione ripresa dai telefonini di tutti quanti e finita persino sui siti della stampa estera, la quale ovviamente ci ha preso abbondantemente per il culo. Perché farsi ridere dietro in questo modo? Perché? Ancora una volta, non è dato sapere.

Perché ai romani e agli italiani più in generale è presa questa ‘frenesia’ di fare un esperimento su larga scala, portando al governo delle nostre amministrazioni gente totalmente inesperta? Ma che cazzo di ragionamento era, di grazia? Ecco perché in molti hanno le allucinazioni e pensano che a produrre la pandemia da coronavirus sia stata una potenza straniera o uno scienziato pazzo: siccome la mentalità da criminali ce l’hanno loro, si dà per scontato che tutto il mondo la pensi così. Quindi, cari romani, oltreché ‘fuori di testa’ siete diventati anche dei provinciali.

Si faranno i conti, prima o poi, in merito a ciò che hanno significato questi ultimi decenni di demonizzazione delle persone per finalità ‘anti-politiche’? A un certo punto, si dovrà pur fare un bilancio di tutta ‘sta storia, che ha finito col punire la competenza e il professionismo di ogni ordine e grado? Ignazio Marino non andava bene a una cittadinanza che non voleva capire come, dietro alle varie congiure per farlo dimettere, c’erano mafie e ‘mafiette’: un dato che ormai possiamo considerare accertato. E non è neanche vero che non ci si possa fidare della classe politica del Campidoglio: sono proprio i romani in generale a esser diventati inaffidabili e superficiali.

Carissimi cittadini della capitale, se siete contenti voi, allora siamo contenti tutti. Noi continueremo a sottolineare che c’è qualcosa che proprio vi sfugge. E che non si tratta né dei Casamonica, né di Mafia capitale: due fenomeni che erano solamente le ‘punte’ di un ‘iceberg’ assai più profondo e nascosto. Ci arriverete a comprenderlo? Mah… Anche in questo caso, non è dato sapere.

 

(16 giugno 2021)

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