In Piazza del Popolo la manifestazione a favore del Ddl Zan

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di Redazione, #Roma

Preludio alla Giornata contro l’Omolesbitransfobia del 17 maggio, si sono riunite in Piazza del Popolo le rappresentanze di ben 120 realtà da tutta Italia, che hanno manifestato al tempo stesso in altre 50 piazze in tutto il Paese. Slogan della manifestazione “Per la legge Zan e molto più: non un passo indietro”. Le associazioni specificano che la legge è solo un passo importante  verso un reale cambiamento della società.

Gaynet, tra le realtà promotrici dell’iniziativa, era in piazza per ribadire con forza la necessità di approvare immediatamente il ddl Zan senza alcun indugio, variazione o modifica. C’era anche Gaiaitalia.com Notizie | Roma che grazie a Giuseppe Sciarra è in grado di offrirvi alcune immagini video.

Durissimo l’intervento di Franco Grillini in una nota stampa: “Lo sanno ormai anche i sassi, che qualunque proposta di modifica della legge giunta a questo punto non è altro che un tentativo di affossamento”. Il Presidente di Gaynet incalza: “E’ del tutto strumentale dimenticarsi proprio ora del gran lavoro realizzato durante l’iter alla Camera, perché chi voleva avanzare modifiche e proposte tra i senatori ha avuto l’occasione di partecipare alla bicameralina organizzata a suo tempo dal relatore e dagli altri parlamentari promotori. E’ chiaro che, in questo momento, la destra sta cercando di sfruttare la nuova composizione della maggioranza Draghi per riportare la legge alla Camera e farla morire lì.  La Legge Zan – prosegue – è tuttavia frutto di un lavoro parlamentare e risponde ad un sentire ormai condiviso dalla maggioranza del Paese, come dimostrato, tra gli altri, dal sondaggio pubblicato da Enrico Mentana in questi giorni. Abbiamo accolto con favore le parole del segretario del PD Letta, che si schiera a sostegno dell’approvazione del provvedimento così come uscito dalla Camera e la proposta del M5S di attivare l’art. 77 del Regolamento Parlamentare per portare la legge dalla Commissione Giustizia direttamente in aula. In piazza per ribadire che non siamo più disposti a tollerare ostruzionismi, tecnicismi e piogge di emendamenti in malafede e che non ci sentiamo per niente tutelati dal Presidente/Relatore Ostellari, che tutto ha dimostrato tranne che di essere capace di ricoprire il ruolo imparziale che gli è stato assegnato. L’Italia, in tema di diritti delle persone LGBTI, è sul livello di Polonia, Bulgaria e Ungheria. Questa legge è un chiaro spartiacque per capire se l’Italia vuole stare dalla parte dell’Europa dei diritti o dalla parte dei nuovi autoritarismi. Chiediamo – conclude Grillini –  che la legge sia al più presto portata in aula e che venga votata da tutti i senatori e le senatrici, di qualunque colore politico, che sceglieranno di accompagnare il Paese dalla parte giusta della storia”.

 

(15 maggio 2021)

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