di Giovanna Di Rosa, #Roma twitter@gaiaitaliacomlo #Tevere
Roma come Nuova Dehli? O meglio, il Tevere come il Gange? Ci sono alcune differenze fondamentali. La prima: Roma è la città eterna, Nuova Dehli no. Un’altra: il Gange è un fiume sacro, oltre che sporco. Il Tevere è sporco e basta. La terza: a Roma governa Virginia Raggi con la sua giunta di incapaci. A Nuova Dehli non hanno certe fortune.
Dunque abbiamo alcune possibilità. La mucca apparsa improvvisamente nella acque del fiume Tevere prontamente immortalata da gentaglia di rara cattiveria che vuole la morte politica della Sindaca delle meraviglie è un complotto della casta; la mucca non esiste, è un ologramma. Come i topi che appaiono a scompaiono da Roma a seconda se al governo ci sia Ignazio Marino o Virginia Raggi. Terza possibilità, da prendere seriamente in considerazione: la mucca è morta. Come il famoso gallo. Ne deriva quindi che the cow is dead, la vache est morte e la vaca ha muerto.
Fine del siparietto.
Le carcasse di animali nei fiumi hanno un problema. Imputridiscono e trasmettono malattie. Direte voi che nel Gange ci si lavano. Anche nel Tevere, non con tanta frequenza, ma qualcuno l’ho visto. C’è anche chi ci si tuffa a volo d’angelo. Che gli angeli dalle parti di certi ponti son di casa come i barboni. Dunque c’è poco da scandalizzarsi, perché la mucca nel Tevere altro non è che l’ennesima testimonianza del buonissimo lavoro della giunta di Nostra Signora delle Carcasse del Tevere e di Tutti i Fiumi che avvicina Roma – non aspettavamo altro! – alle grandi anzi grandissime metropoli del mondo facendoci sentire, ed è più ideologico che affettivo, vicini come non mai a Nuova Dehli o Bombay ed alle loro pessima abitudini igieniche. Perché tra progresso e regresso (per certe teste) differenze non ce ne sono.
(6 dicembre 2017)
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