di Redazione, #spettacoli
F.M. è Fabio Marceddu, ma è anche femminile e maschile, ma è anche Frequenze medie e anche Fra Martino, perchè la verità sta nel mezzo… Raccontare il mondo che cambia, con lo sguardo di un adolescente inquieto. F.M è il racconto di una vita, di una porzione di vita, dove il motore è il teatro.
L’amore per il teatro, la necessità di fare teatro, la difficoltà di essere attori, alla periferia di un paese, dove, è già difficile fare questo mestiere nella Capitale.
F.M è Fabio Marceddu, è maschile e femminile, ed è anche Frequenze medie, perché la verità sta nel mezzo… Ma è anche fra Martino, il grido d’allarme intimato al frate che dorme invece di suonare le campane. E prima che la campana suoni, come recita l’incipit: “Visto che ci stanno togliendo il futuro volgo lo sguardo al passato”. F.M raccoglie miscellanee di un decennio, dal 1988 al 1998, cita Beckett, Foscolo, Quenau, Wedekind, Max Aub, Copi, Genet e li cita, come ordito all’interno di una trama che è la vita di un attore.
E in questo decennio racconta la scoperta del genere sessuale, la discriminazione e la successiva e affermazione dell’identità sessuale (e umana) del protagonista. E mentre racconta di un teatro che sembra non esistere più, rilancia la necessità di un teatro necessario, ora come non mai, aprendo una finestra contemporanea.
TEATRO DALLARMADIO (Cagliari)
“F.M. e il suo doppio”
Scritto e interpretato da Fabio Marceddu, regia Antonello Murgia e Fabio Marceddu, elementi scenici Paoletta Dessì
Info e prenotazioni: 351 907 3887 (anche Whattsapp)
info@ilnaufragarmedolce.it
(3 ottobre 2021)
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