di Redazione #Roma twitter@GaiaitaliaRoma #Campidoglio
Entra nel vivo l’operazione decoro per riordinare le aree di particolare valore archeologico, storico, artistico e paesaggistico della città dalle attività commerciali ambulanti dichiarate non compatibili con le esigenze di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale capitolino.
Grazie all’approvazione in Giunta dello schema di protocollo d’intesa tra Roma Capitale, Regione Lazio e Ministero per i Beni e le Attività Culturali, gli esiti del Tavolo del Decoro verranno definitivamente formalizzati per procedere – ciascun ente con le proprie prerogative – al dimezzamento delle postazioni censite dopo un attento lavoro di verifica e valutazione nei sette ambiti territoriali individuati (1. Area archeologica centrale – Circo Massimo – Tridente; 2. Piazza Navona – Piazza della Rotonda/Pantheon; 3. San Pietro – Borgo – Conciliazione – Sant’Angelo – Risorgimento; 4. Termini – Repubblica – Castro Pretorio – Esquilino – San Giovanni; 5. Gianicolo – Villa Borghese – Pincio; 6. Testaccio – Trastevere; 7. Caracalla – Cave Ardeatine – Ostiense – Appia Antica). Ora è necessario che la Regione Lazio e il MIBAC, con cui il lavoro del Tavolo del Decoro è stato portato avanti in grande sinergia, approvino con sollecitudine delibere analoghe in modo da rendere concrete le determinazioni assunte finora.
Solo due questione ci lasciano perplessi: si parla di “entro la fine dell’anno”, ma non si dice di quale anno – e data la giunta è lecito pensare male, anche se non è giusto, in più non si parla di chi dovrà controllare l’attività e i luoghi di lavoro delle bancarelle. Insomma, che non succeda come con i parcheggi, i controllori sugli autobus, i tornelli nella metro… E potremmo continuare.
(31 agosto 2019)
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