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Roma, il PAC al servizio della guerra: la cittadinanza non viene informata

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di Gaiaitalia.com, #Roma

 

 

Il PAC invia alla nostra redazione il comunicato stampa che pubblichiamo di seguito unitamente all’Atto della Camera dei Deputati – Interrogazione a Risposta Immediata in Commissione presentata dall’Onorevole Moscat sulla questione.

Rasenta l’inganno la  totale mancanza di informazione alla cittadinanza da parte del V Municipio e del Comune di Roma di un progetto di tale portata (solo l’adeguamento della mensa sottoufficiali vedrà lo stanziamento di 4.398.697,77 euro ripartiti tra il 2017 e 2018). E ciò nonostante le ripetute sollecitazioni di questo Comitato che, fin dal lontano 7 marzo 2017, all’Assemblea pubblica alla Casa della Cultura, chiese espressamente delucidazioni in tal senso al Presidente Giovanni Boccuzzi. Non ultima, né in termini di tempo nè di importanza, sarebbe stata occasione di informazione alla cittadinanza, il Convegno del WWF dello scorso sabato 14.10 dal titolo “Parco Archeologico di Centocelle, il valore dell’area e il suo futuro” che ha visto i saluti in apertura dei lavori del Presidente del V Municipio Giovanni Boccuzzi. Nonostante si parlasse del futuro del PAC, il Presidente non ha fatto il benchè minimo cenno alla militarizzazione del Parco già in atto.

Oggi rileviamo, dalla risposta immediata in Commissione del MINISTERO DELLA DIFESA alla interrogazione dell’Onorevole MOSCATT dello scorso 27/9/2017 che il PAC subirà  ” …… un progetto che il Dicastero ha condiviso sin dall’inizio con Roma Capitale e le municipalità interessate”.

Denunciamo con sdegno un comportamento quasi omertoso che tende a tenere la cittadinanza all’oscuro, per poter gestire questa partita come se fosse affare privato tra il Comune di Roma e i Municipi su cui il PAC insiste.

Non si era mai vista prima d’ora una così grave offesa alla onestà intellettuale dei cittadini del Quadrante di Roma Est (circa 500.000 persone) che sono tutt’ora in attesa di aggiornamenti dal Municipio e dal Comune di Roma circa l’ampliamento del cd Pentagono e la strada di accesso ad esso dalla Casilina che taglierà nei fatti il Parco in due – stile muro di Berlino – mentre il progetto è già partito e condiviso tra il Dicastero, il Comune di Roma, e i municipi interessati.

I circa 500.000 cittadini si vedranno ampliare la base militare e oltraggiare uno dei più importanti polmoni di aria e di verde – Il Parco Archeologico di Centocelle appunto – del Quadrante, senza esserne né informati né tantomeno coinvolti.

Denunciamo inoltre la gravissima e al minimo irresponsabile – qualora non sia voluta consapevolmente – mancanza di coordinamento tra gli assessorati capitolini responsabili della risoluzione dei problemi del PAC (presenza degli autodemolitori nel Parco e in pieno centro abitato, bonifica del Canalone pieno di rifiuti di natura probabilmente tossica, bonifica della acque in falda inquinate, insediamenti abusivi, mancanza di accessi) e l’inerzia di Citta’ Metropolitana di Roma Capitale .

Infatti, martedì 31 ottobre p.v. si terrà una riunione della Commissione Capitolina Salute e Ambiente finalizzata ad affrontare le problematiche del PAC, ma all’o.d.g. non si trova neanche minimamente accennata questa attività che comporta senz’altro danno sia alla salute pubblica che all’ambiente.

“La mano destra non sa che fa la mano sinistra in questa giunta capitolina, mentre tutte e due le mani tengono il sacco ad una amministrazione che sta gestendo la cosa pubblica come un business privato” ha dichiarato a gran voce un cittadino alla lettura della risposta della Camera alla interrogazione dell’onorevole Moscatt.

E attonito da tanta sconsiderata negligenza – si gioca con la vita di bambini che già vedono la presenza di una percentuale di incidenza dei tumori più alta che in qualsiasi altro quadrante romano – questo Comitato si chiede perché anche la cd opposizione non abbia dato la dovuta informativa alla cittadinanza dopo quasi un mese dall’aver appreso il reale stato delle cose.

Il Pac e i suoi 126 ettari di verde vengono trattati come fanno le iene con una carcassa, impegnate a spartirsene i pezzi piuttosto che generane il volano virtuoso di cui necessiterebbe il quadrante di Roma est a totale e unico vantaggio della salute pubblica, del benessere, della sicurezza e salubrità dell’area e del riscatto dal degrado in cui il quadrante stesso riversa.

Questo Comitato non farà passare senza conseguenze tale stupro di diritti e si riserva di adire le vie legali a tutela di tutti i diritti calpestati.

 




 

(23 ottobre 2017)

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