Un appuntamento imperdibile alla Casa internazionale delle donne è previsto per il 19 novembre, con la proiezione in anteprima del film “Leggere Lolita a Teheran”, opera diretta da Eran Riklis e tratta dal bestseller di Azar Nafisi, che racconta le vicende iraniane in modo originale e spiazzante.
Una storia intima, personale, ma dal messaggio universale, il film, come il libro, è un atto d’amore per la letteratura e per la libertà.
L’iniziativa, promossa dalla Casa internazionale delle donne e realizzata in collaborazione con Minerva Pictures, The Hot Corn, Filmclub distribuzione e Adelphi, è un’occasione preziosa per far conoscere la realtà iraniana, discuterne e approfondirla. Un indagine quanto mai significativa anche alla luce di quello che in questi anni è accaduto in quel paese: da Mahsa/Zhina Amini a Ahou Daryaei, passando per la lunghissima sequenza di eventi che ha cambiato, forse per sempre, il volto dell’Iran e fatto conoscere a tutto il mondo il movimento Donna, Vita, Libertà.
L’evento rappresenta dunque un’opportunità per riflettere sul potere delle parole e della cultura come strumenti di resistenza e libertà, in tempi di oppressione, temi centrali sia nel libro che nel film.
La serata sarà introdotta da Sabina Passi della Casa internazionale; prima della proiezione vi saranno letture di brani tratti dal libro ad opera di attrici, intervistate da Andrea Morandi, direttore di Hot Corn. Al termine del film ci sarà poi lo spazio per un dibattito con la presenza di Zahara Tofig dell’Associazione “Donne libere iraniane”.
“Abbiamo scelto di proiettare questo film in anteprima e a pochi giorni giorni dalla giornata contro la violenza maschile sulle donne, perché lo riteniamo un’opera fondamentale per parlare della libertà delle donne e continuare a tenere accesi i riflettori su quanto sta accadendo dal 2022, alle sorelle iraniane e ai tanti uomini che con loro stanno lottando per la libertà e la democrazia in quel paese, con lo slogan “Donna, vita, libertà”.
Questo film è un inno alla resistenza e parla ad ogni donna e al mondo intero. Per questo proiettarlo alla Casa è emozionante e importante.” Cosi hanno dichiarato le organizzatrici e le attiviste della Casa.
(15 novembre 2024)
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