Maxioperazione della Dia su mandato della Procura di Roma: eseguite 18 misure cautelari e indagato 57 persone per associazione per delinquere con aggravante mafiosa. Le accuse includono estorsioni, usura, intestazione fittizia di beni, riciclaggio e reimpiego di proventi illeciti.
Lo scrive Repubblica il cui articolo d’approfondimento sulle vicenda è leggibile al link cge riportiamo.
Secondo il quotidiano le indagini evidenziano la convergenza di altre strutture mafiose, come i Casalesi e le cosche di ‘ndrangheta Morabito, Mancuso e Piromalli e farebbe di Roma un punto di contatto tra imprenditoria, politica e mafie grazie a figure chiave note nell’estrema destra eversiva romana legate ai clan calabresi Morabito e Mancuso. Repubblica parla anche di una complessa struttura organizzata con i gruppi della camorra napoletana e casalese, insieme ad esponenti di clan di ‘ndrangheta e di cosa nostra siciliana, integrati con gruppi di criminalità locale dopo oltre tre decenni di presenza nel tessuto malavitoso romano.
(9 luglio 2024)
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