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Rai. Per Gaynet “Meloni manda alla gogna social l 25 aprile. Siamo tutti o-Scurati”

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di Paolo M. Minciotti

“Con un tentativo grottesco Meloni prova a rovesciare la frittata sul caso Scurati, difendendo la RAI per la scelta di non pagare 1.800,00 euro per il monologo. In realtà ci sono prove evidenti che la scelta sia solo di ieri e sia dovuta a ragioni editoriali, tutt’altro che a ragioni di pianificazione economica”

Così Rosario Coco Presidente di Gaynet, in una nota stampa inviata in redazione.

“Pubblicando il discorso su Facebook, Meloni se ne è appropriata, lo ha decontestualizzato e lo ha dato in pasto ai propri follower per mere ragioni di consenso, affermando che un discorso di natura antifascista sia per definizione propaganda antigovernativa. Dire che si ha la coda di paglia è un eufemismo. La nostra solidarietà ad Antonio Scurati quindi, vittima di un autoritarismo imbarazzante. È facile speculare sui 1.800,00 euro facendo finta di non conoscere i numeri che girano in televisione, specie quando si chiede qualità. Ma se vogliamo proprio parlare di soldi Meloni, dovrebbe spiegare la mail già pubblicata a mezzo stampa (in basso) in cui la RAI parla di scelta editoriale operata solo ieri. Le scelte economiche, infatti, non si fanno il giorno prima. Inoltre, piangere per 1800,00 euro dopo aver perso negli ultimi mesi tutti i personaggi che generavano il maggior numero di ascolti per la rete, ultimo Amadeus, suona a dir poco ridicolo”.

 

(20 aprile 2024)

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