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Il ministro Lollobrigida alla guerra con la carne sintetica e la frase sintetica, battaglie campali diciamo….

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di Giovanna Di Rosa

Il monologare dell’augusto cognato, punta di diamante dei Fratelli d’Italia insieme con sorelle e cognati d’Italia, televisato senza ombra di rispetto, né vergogna, né timore reverenziale dalla trasmissione Di Martedì, di Giovanni Floris che poi ne ha fatto materia di discussione con un Corrado Augias particolarmente puntuale (e puntuto), riempie di certezze coloro che sono detrattori del ministro del Made in Italy del governo che vuole solo nomi in Italiano nella letteratura di stato: i suoi obbiettivi sono straordinariamente grandi e le sue doti, per quanto difficilmente descrivibili, sembrano svanire di fronte a tanto ardire.

Così come con vocabolario inutilmente ricercato, e altissimo – a dimostrazione che lo maneggia pochissimo e ci si infanga tantissimo – cercava di spiegare non si sa cosa, il ministro Lollobrigida è riuscito ad impelagarsi in una faccenda come una presunta petizione di Coldiretti che avrebbe raccolto decine di migliaia di firme contro la carne sintetica, che nessuno produce né in Italia né in Europa e che nessuno, nel resto del mondo, ha portato oltre la fase puramente sperimentale. Poi il ministro si spiega meglio e dice che “a sostegno del provvedimento ci sono oltre 2 milioni di firme, tra le quali ci sono rappresentanti istituzionali di tutti i partiti presenti in Parlamento, più di 3 mila ordini del giorno dei Comuni e venti Regioni di ogni colore politico”. Non sappiamo se c’è petizione completa, ma c’è un volantino che non va oltre il suo essere un volantino.

Da dove tanta competenza su un prodotto che ancora praticamente non si produce, del quale si sa pochissimo, venga fuori non è dato sapere; da dove le certezze sul danno alla salute umana vengano, considerando che non può essere consumo umano di una carne che non viene prodotta, e che più che sintetica è inesistente, nemmeno quello è dato sapere; da dove vengano tante certezze che portino alla promulgazione di leggi per proibire ciò che non si può proibire dal momento che non esiste si capisce ancor meno. O meglio, si capisce. Ma non voglio scrivere sconcezze. Per il giudizio sulle altre certezze contenute nel volantino – scusate, petizione da 2 milioni di firme, tra le quali ci sono rappresentanti istituzionali di tutti i partiti presenti in Parlamento – ci affideremmo alla vostra contezza, certi che saprete dove guardare e come.

Per il resto che dire? Non rimane che dichiarare tutta la nostra umana comprensione per il titanico sforzo profuso dal ministro dell’Agricoltura Lollobrigida per tenere insieme con tanto straordinario sprezzo del pericolo la carne sintetica e la sintassi. Andando pochissimo d’accordo con entrambe.

Ed ecco brevemente ed irrispettosamente descritta l’ennesima battaglia campale delle destre che mentre maneggiano per avvicinare passo dopo passo il nostro paese alle democrazie illiberali come l’Ungheria, si inventano un nemico al giorno – scioperi, carni sintetiche, lingua italiana, coppie dello stesso sesso e loro figli –  non rimanendo loro tempo per dare corso ai miracoli promessi dal 1992 ad oggi. Erano sempre loro, più giovani, ma sempre loro. Con qualche inserimento di successo.

P.S. L’autrice di queste righe non mangia carne, né pesce. E dunque al di sopra di ogni sospetto.

 

 

(16 novembre 2023)

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