Approvata ad unanimità oggi in Assemblea Capitolina la mozione presentata dai Consiglieri del Coordinamento Verdi/Sinistra: Nando Bonessio, Michela Cicculli e Alessandro Luparelli sull’adesione di Roma Capitale al “Trattato di non proliferazione dei combustibili fossili”.
L’atto impegna anche l’Amministrazione Comunale a sostenere i promotori della campagna internazionale “Fossil fuel treaty“. Nel 2020 la Comunità Scientifica Internazionale e gli attivisti del Climate Change hanno promosso una campagna globale, sostenuta nel 2022 anche da una Risoluzione del Parlamento Europeo e dall’OMS, attraverso la proposta di un “Trattato di non proliferazione dei combustibili fossili” con lo scopo di limitarne l’uso fino bloccarne gradualmente l’intera produzione. Al trattato, hanno aderito ad oggi oltre cento città nel mondo. Nella mozione odierna, espressione di una comune volontà politica, si impegna il Sindaco a prevedere che negli interventi di riqualificazione energetica di tutti gli edifici pubblici, di proprietà di Roma Capitale, sia sempre perseguita la sostituzione di impianti, di riscaldamento e raffrescamento, alimentati da fonti fossili (gas metano compreso) con sistemi integrati, alimentati da fonti rinnovabili non inquinanti, tra impianti fotovoltaici, pompe di calore e accumulatori di energia. Allo stesso tempo, Roma Capitale dovrà promuovere, attraverso l’ANCI, l’adesione degli atri Comuni d’Italia affinché si costituisca una rete degli enti locali che si impegni anche ad attuare delle azioni per la graduale diminuzione dell’uso di energia prodotta attraverso l’uso di combustibili derivanti dalle fonti fossili.
“Questa volontà di adesione”, così spiega, il consigliere Bonessio di Europa Verde Ecologista, “ha un significato politico molto importante per la nostra Amministrazione, in linea con il programma 2021-2026 presentato del Sindaco Gualtieri. È un altro atto di coerenza che si aggiunge ai tanti altri prodotti in questi due anni di governo, come per esempio le adesioni nazionali e internazionali di Roma Capitale a iniziative che tendono al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 verso una vera transizione ecologica e graduale decarbonizzazione, oppure l’importante e strategica Istituzione dell’Ufficio del Clima affidato all’esperienza e alla competenza di Edoardo Zanchini. Questo impegno per la città si muove coerentemente con gli obblighi già assunti per la neutralità climatica in linea con gli obiettivi della conferenza sul clima delle Nazioni Unite e della COP26 che già dal novembre 2021 prevedevano l’azzeramento delle emissioni nette entro il 2050. Più che una scelta, Roma ha ritenuto una necessità ineluttabile il contenimento dell’aumento delle temperature entro 1,5 gradi puntando ad eliminare l’uso del carbone, a incrementare la riforestazione e favorendo l’utilizzo di energie rinnovabili. Per raggiungere questi obiettivi e attuare una vera e propria decarbonizzazione”, continua Bonessio, “è ormai necessario e improcrastinabile la definizione di un trattato internazionale esplicitamente incentrato sulla fine dell’era dei combustibili provenienti da fonti fossili e volto definanziare definitivamente qualsiasi nuova infrastruttura rivolta alla produzione di energia da combustibili climalteranti”.
(6 luglio 2023)
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