“Sabato saremo in piazza al Roma Pride per i diritti sociali, le libertà, l’istruzione e ancora per salute, educazione, affettività e genitorialità. Il ritiro del patrocinio da parte della Regione Lazio è la dimostrazione della china pericolosa su cui la destra di governo cerca di portare il paese e che ci impone di esserci come istituzioni e come cittadine di una Roma aperta, libera e orgogliosa, esprimendo solidarietà al comitato promotore e a tutta la comunità lgbtqi+ di Roma Capitale, rinnovando l’impegno costante che agiamo nelle nostre commissioni. Quest’anno il Pride sarà ancora più importante perché è un momento di lotta contro chi oggi sta mettendo apertamente in discussione ogni diritto acquisito in ottica intersezionale a danno di tutta la cittadinanza democratica”.
Lo dichiarano in una nota stampa Michela Cicculli e Claudia Pappatà per la Commissione capitolina Pari Opportunità insieme alle presidenti delle commissioni Pari Opportunità dei municipi di maggioranza, dopo il ritiro del patrocinio della Regione Lazio al Roma Pride.
Anche per il consigliere regionale D’Amato “Ritirare il patrocinio al Roma Pride è un grave errore, l’utero in affitto non c’entra. Rocca sbaglia a togliere il patrocinio al Roma Pride. Il Presidente Rocca rappresenta la Regione Lazio che è di tutte e tutti. Il tema dell’utero in affitto, su cui sono fortemente contrario da sinistra ed ho firmato una petizione pubblica, non c’entra nulla ed è un argomento pretestuoso. Chi rappresenta le istituzioni deve essere il rappresentante di tutti. I diritti vanno difesi e non negati”.
Anche la consigliera del Partito Democratico Marta Bonafoni, presidente della XIII Commissione “Trasparenza e pubblicità”, commenta che “La revoca del patrocinio della Regione al Roma Pride, deciso poco fa dal Presidente Rocca, è un’occasione sprecata e un brutto segnale. Dimostra l’incapacità di sostenere una battaglia giusta, quella per l’ascolto delle istanze e la promozione dei diritti di tuttə, che – pur nella legittima e auspicabile differenza di idee e opinioni – dovrebbe rappresentare un impegno di tutte le forze politiche. Ancora una volta, invece, dopo la consueta alzata di scudi da parte dei Pro Vita, prevale un approccio ideologico e un’idea di società ristretta e ingiusta. Anche per questo, sabato saremo in piazza, insieme alla comunità LGBTI+”.
A queste voci si aggiunge quella del presidente del Municipio Roma VIII e portavoce di Sinistra Civica Ecologista, Amedeo Ciaccheri: “Non concedere un patrocinio sarebbe stato una scelta forte, ma addirittura revocarlo dopo che è stato concesso è un segno violento di rifiuto istituzionale a una manifestazione importante per una città e una regione che vuole essere sempre promotrice di diritti per tutti e tutte. Noi in piazza al Roma Pride ci saremo e tutti quanti i rappresentanti istituzionali del Comune e delle tante istituzioni della regione Lazio per dire che questa scelta è stata compiuta non in nostro nome”.
La polemica è servita, ma queste destre se ne fregheranno, più le si contestano più di irrigidiscono. Finiranno per spezzarsi, pensando di avere spezzato l’Italia.
(6 giugno 2023)
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