di Giancarlo Grassi
Dovendo ricucire a tutti i costi una destra che deve essere unita per vincere, mica per programmi o ideali politici o capacità che vadano al di là del potere per il potere, il leader della Lega di Salvini ha dichiarato di ritenere “giuste” le “ambizioni di Meloni” perché io “per un anno il ministro l’ho fatto”.
Salvini signorilmente non ricorda al popolo delle destre che anche Meloni è stata ministra, non se la ricorda nessuno e addirittura lei è stata lì lì per negarlo, ma è stata ministra, nel governo Berlusconi dello spread alle stelle e dell’approvazione del Mes (che poi era colpa degli altri): era ministra della Gioventù e di quella sua straordinaria avventura non è rimasta traccia, al contrario di ciò che Salvini ha fatto agli Interni di cui si parla ancora, per sua stessa ammissione: “Io un anno il ministro l’ho fatto e penso che gli italiani se lo ricordino con tutti i fatti conseguenti”. Siamo certi che se lo ricorda anche lui.
Continua così, a suon di dichiarazioni amichevoli, il riavvicinamento dopo lo scannatoio aperto nel post-Mattarella. Di programmi naturalmente neanche a parlarne: obbiettivo “A Destra! A destra!” per la vittoria ad ogni costo. Cosa faranno dopo, non è dato sapere (anche se si sa benissimo, visti i trascorsi)… Forse si scioglieranno al sole come i candidati delle regionali e delle amministrative nelle maggiori città.
(9 febbraio 2022)
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