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“Ma che colpa abbiamo noi”, il ’68 tra canzoni e racconti. Al Teatro Altrove dal 18 al 20 febbraio

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di Redazione Spettacoli

Sono passati cinquant’anni dal 1968, l’anno simbolo delle contestazioni, della rivolta studentesca, dello scontro generazionale, della liberalizzazione sessuale e tanto altro… un anno che ha segnato un grande cambiamento socio-politico nel mondo del quale forse non sappiamo ancora apprezzare la portata e che ci pone ancora grandi interrogativi.

“Ma che colpa abbiamo noi” è il ritornello di una canzone dei Rokes, con testo italiano di Mogol, che si piazzerà al secondo posto in uno storico Cantagiro del 1966 e che secondo noi rende bene l’idea del cambiamento che stava avvenendo in quegli anni. La musica, alla fine degli anni ’60, acquista un’importanza fondamentale, soprattutto come discorso generazionale, tanto che uno degli episodi che entreranno nella Storia sarà proprio un evento musicale (il concerto di Woodstock nel 1969).

Così abbiamo deciso di guardare il ’68 a partire dalle canzoni uscite in Italia in quello storico anno (facendo qualche eccezione per canzoni uscite l’anno precedente) e raccontare, attraverso canzoni, storia e biografia (quella della mia famiglia), le vicende emblematiche del ’68 italiano. L’argomento è molto vasto. Gli effetti di quegli anni non li abbiamo forse compresi appieno, proprio ora che tante conquiste sembrano essere colpite o svanite.

Le cose da dire e da cantare sarebbero tantissime, ma bisognava operare una scelta e così portiamo in scena cantando e raccontando: la Contessa di Paolo Pierangeli, le Pietre di Antoine, la Beat Generation e Valle Giulia, Pasolini e le occupazioni universitarie; Dario Fo,  Jannacci, i Rokes e Don Milani, Basaglia e Alda Merini; Gino Paoli, Patty Pravo e Caterina Caselli e  l’aborto e la nascita del femminismo; Paolo Conte, Guccini e Lucio Dalla…. E purtroppo dobbiamo lasciar fuori tanti altri autori e racconti che non basterebbero 24 ore per “rac-cantare” tutto… Ma che colpa abbiamo noi?

Info: info@ilnaufragarmedolce.it 
351 907 3887 (whattsapp)

 

 

(8 febbraio 2022)

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