di Redazione Roma
Essendo finiti in parlamento affinché li si vedesse, e li si vedesse “importanti” nonostante le scarsissime doti e le palesi poche capacità, a certi esponenti del M5S o della corrente degli scappati di casa non resta che cercare la visibilità ad ogni costo. Così la no vax Cunial, mascherina sotto il naso e naso scoperto come prescrivono le (sue) norme [sic], ha deciso di spostare l’ufficio parlamentare in strada.
Prima di lei qualcosa di simile aveva fatto a Milano un consigliere del M5S del Pirellone che aveva spostato “l’ufficio sul marciapiede” contro “l’uso politico del green pass”; la scelta era durata poche ore. Faceva freddo e la gente sbertuccia, perché son senza rispetto questi che ci son cascati e poi hanno visto la sostanza del famoso uno vale uno.
La no vax Sara Cunial presume di far discutere con la sua scelta, ma rimarrà delusa se è vero, come scrive Fanpage, che la ex M5S ha allestito simbolicamente la postazione davanti alla Camera per protestare contro l’obbligo di Green Pass in vigore a Montecitorio e per dimostrare che le leggi le impediscono di svolgere la sua normale attività.
In realtà chi sta in parlamento dovrebbe essere il primo a rispettare i DPCM e le decisioni del governo dunque dovrebbe essere chiaro anche a Cunial che ad impedirle di svolgere la sua normale attività è il suo rifiuto di vaccinarsi, espresso in piena libertà: così come in piena libertà se non le va bene ciò che il Governo decide, se non le garbano le regole che governano la vita parlamentare, da quel parlamento dovrebbe uscire: dimettendosi.
“Dal 15 ottobre mi è precluso entrare nel palazzo” tuona la no vax Cunial del grido “Abbracciamoci tutti“. In realtà è lei a rifiutare le regole che tutti osservano per entrare nel palazzo. Si goda dunque il suo ufficio all’aperto al freddo e al gelo. Lo ha scelto lei, mica gli Italiani. Dopo l’occupazione simbolica della Regione Lazio insieme al Barillari durata poche ore, siamo a un nuovo show. Vedremo quanto dura.
(15 gennaio 2022)
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