di Giovanna Di Rosa, #politica
Siamo al redde rationem perché è chiaro, e l’astensionismo è lì a dimostrarlo come dato politico e non propagandistico, che di questa destra impresentabile a firma Meloni e Salvini non si fida nemmeno chi vota a destra. Tant’è vero che a votare non ci sono andati, al secondo turno ancor meno che al primo.
I due leader, il dato è ormai certo, sono in grado di vincere soltanto nei sondaggi non sapendo tradurre in voti reali dicasi voti votati i consensi che, non so con quanta credibilità, vengono loro attribuiti a livello nazionale. I due sembrano attenti soltanto alle grida del momento e concentrati sul dare la colpa a qualcuno, come la patetica storia dell’inchiesta di Fanpage ha dimostrato e come Crosetto, votato al martirio, ha cercato in tutti i modi di far capire all’inutilmente scatenata leader.
L’ultima uscita di oggi testimonia l’assoluta inconsistenza politica dei due segretari di partito, ormai a tempo scaduto, almeno nel caso di Salvini, che non sapendo a che santo appellarsi hanno addirittura rispolverato un linguaggio da sindacato rosso anni ’70. Completamente fuori tempo massimo e fuori contesto.
(18 ottobre 2021)
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