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Elezioni comunali di Roma: i cinghiali al potere #pensieriniromani di Vittorio Lussana

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di Vittorio lussana, #pensieriniromani

Ma la famiglia di cinghiali che girava per via Trionfale, vi sembra un cosa normale? Da dove son saltati fuori? Dal parco di Monte Mario? Siamo finiti nel villaggio di Asterix e Obelix?

Più passano gli anni e più le cose vanno peggio a Roma. E non siamo neanche immersi nel genere horror, che per lo meno prevederebbe un mistero da risolvere, ma alla demenzialità totale, quella dei Petrolini o dei Monty Python. Anche a me piace ridere e scherzare ogni tanto, ma di diventare delle persone serie, ai romani non balza neanche nell’anticamera del cervello.

Mi spiegate cosa c’entrano i cinghiali in mezzo al traffico? Un’intera famiglia: padre, madre e dieci cucciolotti. Non sono maialini, ma cinghiali, dunque una specie selvaggia: che c’entrano in una città di impiegati? Ma perché vi dovete far ridere dietro da tutti? Perché?
Io credo esista un complotto contro questa povera capitale. Una città abbandonata da tutti, nel menefreghismo più totale. C’è qualcuno che proprio le vuol male o si diverte a creare situazioni paradossali. Insomma, da dove caspita saltano fuori ‘sti cinghiali? Vengono a brucare i rifiuti che ci sono in giro? E qualcuno che risponda della cosa o che si assuma le sue responsabilità? Niente, proprio. Niente di niente.

Una capitale senza un minimo di identità, né dignità, che non si vergogna più di niente e non ha neanche un minimo di pudore. I cinghiali, a loro modo, hanno più criterio dei nostri amministratori: quasi quasi, ci sarebbe da votare loro il 3 e 4 ottobre prossimo e non per i questi candidati-sindaci, totalmente immersi nel loro chiacchiericcio querulo, disinformato e sordo.

Sono meglio i cinghiali: almeno loro lo sanno di essere una specie animale. E bisognava vederli: camminavano in ordine, stando bene attenti a non farsi metter sotto dal traffico delle automobili. Mancava poco che li vedevi attraversare sulle strisce pedonali: una cosa che i romani non solo non fanno mai, ma che da tale comportamento in genere identificano i turisti.

A Roma, se vuoi sapere se una persona qualsiasi è un cittadino-residente, basta vedere in quali punti attraversa la strada: quelli che gli consentono di accorciare il percorso. Raramente raggiungono i passaggi pedonali: quelli sono per i turisti e i pellegrini. Non è che ci si guarda allo specchio e si comprende che quelli strani siamo noi. No: niente da fare.

 

(21 settembre 2021)

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