di Giovanna Di Rosa, #Roma
Fa un figurone Virginia Raggi a La 7 dalla Concita e da Parenzo. Il figurone lo fa sul Green pass quando non risponde alla domanda “Lei ce l’ha?”, e lei parla di “anticorpi alti” che è un po’ come chiedere a qualcuno “come stai” e sentirsi rispondere “quarantaquattro gatti”. Raggi è convinta di fare uno show a In Onda. La Concita è bravissima, la prende a staffilate senza perdere un colpo e la porta ad esprimere il vuoto assoluto. Che è ciò che in fondo rappresenta.
La Sindachissima ci casca dentro a piedi pari. Per lei il tema della vaccinazione è “un tema elettorale” che dovrebbe essere esclusiva dei medici. Una sacerdotessa. Diciamo così. In senso ecumenico. Poi è tutto un profluvio di affermazioni indimenticabili: lo “Ius Soli riciccia sotto elezioni”, oppure l’integrazione dei migranti è “tema da trattare a livello comunitario”, quindi un gioiello: “Salvini ha avvallato il trattato di Dublino e poi lo ha criticato quando lo ha letto”.
Quindi via alla politica quella seria [sic]: “Ho posizioni più a sinistra del PD” è la battuta della serata. Effettivamente il pannolino lavabile è una posizione che sta a sinistra dei produttori di pannolini, e ci fermiamo qui, perché l’evacuazione è tema delicato. Così come l’igiene. Il “ritorno ai sesterzi” era così a sinistra da non vedere nemmeno quanto a sinistra stava. Sono stati un po’ meno a sinistra gli sgomberi dei migranti senza casa e non è affatto a sinistra la sede occupata di Casapound rispetto alla quale occupazione Raggi non ha fatto nulla.
In apertura era stata la bomba dell’EXPO al posto delle Olimpiadi, da fare “dentro Roma” non come “Milano che l’ha fatta fuori Milano” – e guarda come si è trasformata la città – per organizzare il quale si riunirà con tutti gli industriali romani, o almeno con quelli che si fidano ancora di lei, ed otterrà risultati di immagine straordinari – se i partecipanti sopravviveranno alla metropolitana che non funziona, agli scioperi dei tassisti, agli autobus che non arrivano mai, ai mariouli sulla 64 (mi dicono che non ce ne sono più), continua…
Poi parla di scuse a Marino dimenticandosi che prima dei consiglieri PD dal notaio, c’era stata la mozione di sfiducia del M5S alla quale mozione, i consiglieri felloni si erano quindi accodati. La capogruppo M5S in Campidoglio era, guarda un po’, proprio Virginia Raggi.
(12 agosto 2021)
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